Apertura al “Rossetti” con il Quartetto Bennewitz assieme al pianista Pietro de Maria impegnati in un programma interamente mozartiano
La Società dei Concerti di Trieste apre la sua ottantatreesima stagione lunedì 10 novembre alle 20.30 al Politeama Rossetti con un’originale combinazione, nel nome del grande Mozart, unendo i valorosi strumentisti del Quartetto Bennewitz con un beniamino del pubblico di Trieste, il pianista Pietro De Maria.
Il Quartetto Bennewitz ha un modo elegante di proporsi sul palcoscenico che è un vero piacere assistere alle loro esibizioni, perché l’intenso affiatamento musicale traspare anche dal linguaggio del corpo: «suonare in quartetto significa comunicare. È una continua sfida che consiste nel mettere insieme le nostre diverse opinioni al fine di ottenere un risultato originale. Siamo convinti che questo sia l’unico modo per creare musica dai colori cangianti, sempre fresca e vivace». Questo il pensiero che accomuna i giovani componenti del Quartetto fondato nel 1998 fra i “banchi” dell’Accademia delle Arti e dello Spettacolo di Praga prendendo in prestito il nome del violinista e didatta ceco Antonin Bennewitz (1833-1926). Tra gli altri riconoscimenti conseguiti, oltre al Premio Borciani, il Premio di Laurea della Società Ceca di Musica da Camera indetto dalla Filarmonica Ceca, il Diploma della Regina di Spagna al miglior ensemble di musica da camera della stagione 2002/2003 e due premi speciali in occasione del Concorso ARD di Monaco di Baviera. Successivamente il Quartetto Bennewitz ha vinto la ‘Medaglia d’Oro’ al Concorso Internazionale di Musica da Camera di Osaka.
Il Quartetto ha appena inciso i Quartetti per Archi op. 51 ed op. 106 di Dvorak, per Hänssler Classics, la cui uscita è prevista per la primavera del 2015.
Il grande interprete Pietro De Maria, vincitore di numerosi premi ha iniziato lo studio del pianoforte con Giorgio Vianello e si è diplomato sotto la guida di Gino Gorini presso il Conservatorio della sua città, perfezionandosi successivamente con Maria Tipo al Conservatorio di Ginevra, dove ha conseguito nel 1988 il Premier Prix de Virtuosité con distinzione. E’ il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. L’integrale è stata registrata per l’etichetta discografica DECCA e ha ricevuto importanti riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui le 5 stelle di Diapason, di International Piano e di Pianiste.
Il programma della serata prevede, dopo la consueta prolusione alle 19.30 al Teatro Rossetti, i Kemmerkonzert KV 41, Quartetto K 478, Adagio e Fuga K546, Kammerkonzert KV 414 di Wolfgang Amadeus Mozart.
Mozart compose i suoi primi concerti per pianoforte e orchestra destinati al pubblico viennese con la possibilità di poterli eseguire anche con un quartetto d’archi, senza che ne fosse penalizzata la qualità eccelsa dell’invenzione musicale. Due di questi «Concerti da camera» sono offerti nel programma accanto al grande capolavoro drammatico del Quartetto per pianoforte in sol minore, una delle opere più turbate e inquiete del catalogo mozartiano. L’omaggio a Bach del misterioso e audace Adagio e Fuga in do minore completa la splendida impaginazione.