Schiaffo della Prima commissione legislativa del Consiglio provinciale alla proposta di nominare un uomo del Patt alla presidenza. Maggioranza di centro sinistra spaccata
Il presidente della provincia di Trento, Ugo Rossi (e il suo partito, il Patt), vuole fortissimamente al vertice della fondazione Mach che si occupa di agronomia e agrotecnica un suo uomo di area, l’attuale direttore del Codipra Andrea Berti.
Una proposta che ha scatenato molto malumore anche tra le fila della stessa maggioranza di centro sinistra, dove il PD è tra i maggiori oppositori di questa candidatura che sa tanto di lottizzazione in salsa autonomista del centro di ricerca, tanto che la stessa assessora provinciale alla ricerca, Sara Ferrari (PD) ha avuto da ridire sia sulle modalità che sul profilo della candidatura.
Il malessere tra le fila della maggioranza si è acuito in sede di Prima commissione legislativa del Consiglio provinciale di Trento chiamata ad esprimere un parere tecnico non vincolante sul profilo delle candidature. Al momento della votazione, dopo un ampio dibattito che ha fatto venire alla luce del sole i distinguo sulla candidatura di Berti tra le fila della maggioranza, l’esito è stata una sonora bocciatura. Secondo i contrari, la candidatura sostenuta dal Patt difetta dei requisiti scientifici richiesti dallo statuto (la norma prevede infatti che il presidente sia nominato dalla Giunta provinciale “tra persone di riconosciuta qualificazione professionale, nell’ambito del mondo della ricerca, delle scienze agrarie-forestali e biologico-ambientali, dell’amministrazione o della formazione superiore e universitari”) e c’è un possibile conflitto di interessi. Per Civico (PD) e Fugatti (LN), se Berti fosse nominato comunque, il problema riguarderebbe anche i rapporti istituzionali tra Giunta e Consiglio provinciale.
Con due voti contrari del PD, quattro di astensione dell’Upt, Civica Trentina, Progetto Trentino, Lega Nord e l’unico “sì” del Patt, la prima Commissione presieduta da Luca Zeni (PD) ha espresso quindi il proprio parere sfavorevole all’unica candidatura presentata, quella di Andrea Berti, alla presidenza della Fondazione Edmund Mach (FEM) dalla Giunta provinciale, dopo il ritiro dell’altro candidato, Francesco Salamini.
Oltre a ciò, Zeni (Pd) ha evidenziato il problema del conflitto di interessi che la nomina di una persona impegnata per lavoro come Berti nel campo assicurativo riferito al mondo agricolo potrebbe comportare. E ha spiegato che la richiesta del parere alla prima Commissione è slittata in avanti nel tempo perché il presidente Rossi aveva preannunciato la volontà di integrare con un altro nominativo l’elenco dei candidati, salvo poi non trasmettere alcuna nuova proposta.