La mancata previsione nella Legge di Stabilità, compromette lo sviluppo dell’agroalimentare e la crescita del Paese
Confagricoltura Friuli Venezia Giulia esprime la propria contrarietà per i mancati fondi all’internazionalizzazione delle imprese e alla promozione all’estero nella Legge di stabilità, già rinviati dal decreto “Sblocca Italia” a questo provvedimento.
«L’agroalimentare, con un valore delle esportazione di 33 miliardi di euro nel 2013 (+6% rispetto al 2012) e un incremento dell’1,9% nel primo trimestre del 2014 – ha detto il presidente di Confagricoltura Fvg, Claudio Cressati – è la voce che cresce di più dell’export italiano, di cui rappresenta ormai quasi il 10%, e molte sono ancora le possibilità di sviluppo. Qualche mese fa, lo stesso premier Matteo Renzi e il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina avevano indicato la possibilità, tra gli obiettivi del governo, di incrementarli fino al 2020, per raggiungere i 50 miliardi di euro. Aumentare l’export agroalimentare – ha continuato Cressati – è una delle grandi opportunità che l’Italia e il Fvg hanno per crescere, in una situazione di stagnazione dei consumi interni. Gli spazi ci sono e le nostre imprese guardano ai nuovi mercati con fiducia e si stanno attrezzando anche attraverso aggregazioni di filiera. Non prevedere da subito le risorse per la politica di internazionalizzazione causa invece una battuta d’arresto».
Confagricoltura confida, quindi, che dell’importanza di questi fondi si tenga conto nel corso dell’iter parlamentare del provvedimento.