Presentata la XVII edizione di Padova Jazz Festival 2014

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padova jazz festival 2014 Paula Morelenbaum di Cristian Gaul 1
padova jazz festival 2014 Paula Morelenbaum di Cristian Gaul 1In programma esibizione dagli Stati Uniti al Sud America dal 10 al 16 novembre

Festival dalle molteplici diramazioni, ricco di percorsi tematici, capace di accostare star internazionali e giovani pressoché esordienti il cui appariscente talento è già meritevole di un invito sul palco di una tra le più rinomate manifestazioni jazzistiche nazionali: questo sarà il Padova Jazz Festival 2014.

Il programma della diciassettesima edizione, in scena dal 10 al 16 novembre in varie location, permetterà all’orecchio di viaggiare libero sulle rotte del jazz che transitano dagli Stati Uniti all’Europa, rimbalzando sino al Sud America. Il Teatro Verdi ospiterà anche quest’anno i concerti più prestigiosi: un trittico di appuntamenti, le sere del 13, 14 e 15 novembre, con artisti di riferimento assoluto come il chitarrista John Scofield assieme a Medeski Martin & Wood, il quintetto del bassista Steve Swallow con Carla Bley all’organo, il Cello Samba Trio del violoncellista brasiliano Jaques Morelenbaum per l’occasione allargato a quartetto grazie alla presenza della cantante Paula Morelenbaum. A quest’ultima serata si collegherà il concerto matinée del giorno successivo: un insolito finale di festival con ospiti davvero d’eccezione (Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri, Antonio Ongarello e ancora Jaques e Paula Morelenbaum con il Cello Samba Trio) invitati per rendere un effervescente tributo alla memoria di Antonio Carlos Jobim.

A preparare l’atmosfera, prima dei concerti al Verdi, ci saranno tre serate al Centro Culturale San Gaetano, che esploreranno le più curiose e appassionanti manifestazioni del jazz europeo: il sestetto Plankton, il quartetto del sassofonista Rosario Giuliani e l’organ trio del chitarrista inglese Phil Robson.

Un ricco contorno musicale sarà poi ospitato alla Sala Bar dell’Hotel Plaza Padova (con due appuntamenti quotidiani, uno nel tardo pomeriggio e uno in seconda serata): qui spiccano in particolare i numerosi concerti frutto del ‘gemellaggio’ con uno dei jazz club più celebri al mondo, lo Smalls di New York. A completare la programmazione ci saranno inoltre i numerosi concerti della sezione “Jazz@bar”, vero e proprio festival nel festival che coinvolgerà venti locali, tra ristoranti e bar. A tutto ciò si aggiungeranno presentazioni editoriali, proiezioni cinematografiche e due mostre, di cui una dedicata a uno dei più importanti fotografi di jazz in attività: Jimmy Katz, che sarà presente di persona a Padova.

Il Padova Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Culturale Miles presieduta da Gabriella Piccolo Casiraghi, con il contributo del Comune di Padova e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, oltre che di Acegas Aps Amga e GBR Rossetto.

Le prime tre serate del Padova Jazz Festival si terranno al Centro culturale San Gaetano, che sarà il fulcro di una serie di appuntamenti col jazz europeo, con un bel colpo d’occhio sulla scena italiana, inglese e tedesca, mentre il Teatro Verdi ospiterà esclusivamente musicisti d’oltre oceano.

La prima serata del festival, lunedì 10 novembre, sarà col sestetto Plankton, ideato dalla sassofonista e cantante altoatesina Helga Plankensteiner, ma fortemente caratterizzato anche dall’impronta sonora dei due tedeschi che la affiancano nella front line, il trombettista Matthias Schriefl e il trombonista Gerhard Gschlössl: solisti visionari, pronti a mandare in frantumi ogni prevedibilità musicale e a sprigionare un’energia deflagrante.

Martedì 11 uno dei solisti più rappresentativi del jazz italiano, il sassofonista Rosario Giuliani, col suo quartetto proporrà “Images”, un programma musicale ispirato alle memorie fotografiche raccolte in anni di viaggi in giro per il mondo.

Mercoledì 12 i riflettori saranno puntati sul jazz londinese con il concerto del trio del chitarrista Phil Robson, vera all star band, grazie alla presenza del virtuoso dell’Hammond Ross Stanley e del super drummer Gene Calderazzo.

Per le tre serate successive, Padova Jazz 2014 si trasferisce al Teatro Verdi, per giocare i suoi assi. Giovedì 13 toccherà ai ‘fantastici quattro’: Medeski-Scofield-Martin & Wood ovvero John Scofield, John Medeski, Chris Wood e Billy Martin, il più dinamico accostamento di stili che si possa immaginare, con sconfinamenti tra jazz, rock, boogie, afro beat, in una imprevedibile espansione dei territori dell’improvvisazione e dei ritmi contemporanei.

Venerdì 14 sarà la volta del groove dal sapore vintage e swingante del quintetto di Steve Swallow, uno dei ‘padri fondatori’ del basso elettrico nel jazz, oggi vero guru di questo strumento. Alla seduzione della musica del suo Swallow Quintet, immortalata sul recente Into the Woodwork (pubblicato dalla ECM/ExtraWatt), contribuisce non poco la presenza all’organo Hammond di Carla Bley.

Il finale dell’edizione 2014 del Padova Jazz Festival si tingerà di colori e suoni carioca, con un doppio omaggio alla musica di Antonio Carlos (affettuosamente: Tom) Jobim, di cui quest’anno ricorre il 20° anniversario della scomparsa. Per iniziare, la sera di sabato 15 si ascolterà in esclusiva nazionale il Cello Samba Trio del violoncellista Jaques Morelenbaum, esponente tra i più autorevoli della musica brasiliana moderna, salito alla ribalta internazionale al fianco dei più grandi musicisti sudamericani (Caetano Veloso, Egberto Gismonti, Cesária Évora, Gal Costa…). Soprattutto, Morelenbaum è stato una figura insostituibile della Nova Banda di Antonio Carlos Jobim durante gli ultimi dieci anni della sua attività. Nella stessa formazione militava la vocalist Paula Morelenbaum, che in occasione del concerto padovano si aggiungerà come special guest al Cello Samba Trio.

La mattina di domenica 16, ancora al Teatro Verdi, l’omaggio a Jobim toccherà il suo culmine con un concerto che coinvolgerà celeberrimi musicisti italiani (Gino Paoli, Danilo Rea, Franco Cerri, Antonio Ongarello) oltre ancora a Jaques e Paula Morelenbaum con il Cello Samba Trio. Un finale di festival in bilico tra il ricordo commovente e la dedica gioiosa a un mito della musica popolare brasiliana.