Crisi economica ed appalti pubblici: l’Alto Adige si fa male da solo

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Apa bolzano Gert Lanz
Apa bolzano Gert LanzApa-Confartigianato Alto Adige critica l’operato della giunta provinciale. Lanz: «specie nell’edilizia la situazione è pesante»

Da diverso tempo nel settore degli appalti pubblici della provincia di Bolzano si sta vivendo una situazione di stallo. Il motivo? Numerose amministrazioni pubbliche locali stanno aspettando l’annunciata nuova legge provinciale sugli appalti. Il problema? Molto probabilmente questa legge sarà attiva soltanto a partire dall’autunno del 2015.

La situazione e l’aria che si respira nell’universo altoatesino dell’edilizia continuano ad essere piuttosto pesanti: il settore non è ancora riuscito a riprendersi ed in diversi comparti è costretto a combattere quotidianamente per la sopravvivenza. Lvh.apa Confartigianato Imprese ha di conseguenza deciso di muovere un appello alle amministrazioni pubbliche locali, chiedendo loro di promuovere ulteriori gare pubbliche senza attendere la nuova legge provinciale sugli appalti: «molto probabilmente la nuova legge non entrerà in vigore prima del maggio 2015 – ha evidenziato il presidente di lvh.apa Gert Lanz -. Considerando che nel medesimo periodo in Alto Adige ci saranno anche le elezioni comunali, l’effettivo utilizzo della nuova normativa difficilmente sarà possibile prima dell’autunno del prossimo anno». Un’evoluzione che potrebbe condurre a conseguenze drammatiche: l’attuale situazione rischia di coincidere con uno stallo di oltre un anno in tema di appalti pubblici. La scusa che vuole le amministrazioni pubbliche in attesa della nuova legge per motivi di certezza del diritto non convince Lanz: «attualmente in Alto Adige è piuttosto semplice formulare e predisporre delle gare pubbliche che siano facilmente accessibili per le piccole imprese. Nonostante le insicurezze normative temute da numerosi comuni, esistono diversi esempi di “best-practice” capaci di testimoniare a dovere una positiva interpretazione della normativa attuale». Tra i recenti esempi positivi, Lanz sottolinea quello dell’Ipes (Isituto provinciale per l’edilizia sociale), il quale ha di recente avviato alcune gare d’appalto per un totale di circa 13 milioni di euro: «l’avviamento e l’assegnazione di gare pubbliche da parte della pubblica amministrazione continua in ogni caso a rappresentare lo strumento più idoneo per garantire occupazione e per rendere il mercato maggiormente dinamico – ha concluso Lanz -. Ogni movimento ed ogni eventuale nuova spinta sono cruciali per l’artigianato, così come avere l’opportunità di partecipare a delle gare pubbliche è indispensabile per le piccole imprese. Il mio auspicio è che in futuro si possa registrare una cooperazione ancor più intensa tra politica, amministratori pubblici ed economia. Il tutto con l’obiettivo di una ripresa economica e di un sostegno concreto verso innovazione e sostenibilità».