Teatro “Sociale” di Trento, apre la stagione lirica con il “Don Pasquale”

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don pasquale prove maurizio_nichetti-ilnordestMaurizio Nichetti firma la regia dell’opera di Donizetti

Venerdì 10 e domenica 12 ottobre 2014 debutta la stagione lirica del Teatro “Sociale di Trento con il nuovo allestimento del “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, prodotto dal Centro Servizi Culturali S. Chiara, che nella parte musicale vedrà impegnata l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Marco Berdondini. La regia dell’opera è a cura di Maurizio Nichetti.

Il “Don Pasquale” è un’opera buffa scritta nel 1843 rappresentata per la prima volta a Parigi il 3 gennaio 1844. A Doninzetti occorsero solo 11 giorni per comporre le parti vocali e l’opera spicca per la freschezza dell’ispirazione: «un susseguirsi di arie e brani di insieme (come nella tradizione dell’opera comica) molto intensi e musicalmente coinvolgenti – sottolinea il direttore Berdondini -; un’attenzione alla resa psicologica e al taglio teatrale dei personaggi, con una maturità di canto e di fraseggio; un andamento molto serrato, reso moderno dai ritmi di danza dell’epoca: mazurche, valzer, galop».

Il pubblico viene condotto all’interno delle atmosfere di sentimenti dei vari personaggi o nel battibeccare degli stessi nel susseguirsi degli eventi della commedia. Tutto è funzionale allo scorrere dell’azione teatrale; i vari momenti, siano essi intimi e psicologici o d’azione, vengono supportati da un’attenta orchestrazione che attraverso un uso raffinato delle possibilità espressive dei vari timbri orchestrali, ed un accurato fraseggio, porta ad un unicum elegante che non sfocia mai nell’eccesso caricaturale.

Per Nichetti «nel 2014 si può ancora sorridere delle disavventure di un “vecchio celibatario” raggirato da una “giovane vedova” decisa a difendere con ogni mezzo il suo unico e giovane amore, visto che il “Don Pasquale” tratta un tema universale, attuale anche ai nostri giorni, l’amore nella terza età».

L’allestimento curato da Nichetti sarà una sorta di contaminazione con il cinema, visto che lo spettacolo sarà arricchito da numerose proiezioni, coniugando due linguaggi diversi. «Con la scenografa, Mariapia Angelini, abbiamo cominciato a studiare i vari luoghi reali o immaginari dell’azione. Siamo – sottolinea Nichetti – entrati nella casa di Don Pasquale, in quella di Norina, nella testa frastornata del vecchio protagonista per raccontare i suoi incubi, i suoi timori, cercando però di non dimenticare l’euforia di quel “Foco insolito”, efficace elisir di giovinezza, che può colpire ad ogni età. Don Pasquale è la storia di uno scherzo, una presa in giro applicata da un Dottore amico di famiglia, antesignano di tanti Amici miei di cinematografica memoria, ma è anche la storia di un amore giovane, contrastato, destinato a trionfare, come è giusto che sia. Quattro personaggi e un’ambientazione scenografica impegnati a recitare una commedia.         Una scenografia recitante che partecipa attivamente nei vari momenti della storia, la commenta, la completa, rimanendo però sempre, discretamente, sullo sfondo, al riparo di arie e note immortali che non si possono disturbare».

La Compagnia di canto vede impegnati giovani interpreti di grande spessore artistico: Simone del Savio sarà Don Pasquale e nel ruolo di Norina sarà impegnata Serena Gamberoni, affermato soprano di Rovereto. Francisco Brito darà voce ad Ernesto, Giulio Boschetti sarà il dottor Malatesta e Marco Petrolli il notaio. Al loro fianco i mimi Klaus Saccardo, Andrea Deanesi e Nicola Piffer. Accanto ai solisti, sarà in scena il Coro Lirico Regionale di Trento e Bolzano diretto da Luigi Azzolini.