Fotovoltaico: ribadito il no al decreto “spalma incentivi”. Termico: modello di efficientamento degli immobili. Nella sede di Confindustria Udine, l’energia solare è stata protagonista di due seminari di approfondimento.
Quanto al fotovoltaico, la categoria imprenditoriale ribadisce il proprio no al decreto “spalma incentivi” per le rinnovabili (D.L. 91/2014), che ha introdotto disposizioni con incidenza retroattiva sugli incentivi per il fotovoltaico relativamente agli impianti di potenza nominale superiore a 200 kW.
Alessandro Papparotto, capogruppo del Gruppo energia e servizi a rete di Confindustria Udine ha annunciato la stipula da parte dell’Associazione, attraverso proprio il Gruppo, di una convenzione che attiva un servizio legale sulle tematiche energetiche con l’avvocato Emiliano Bandarin Troi, dello studio legale SAT di Padova, esperto nel settore del diritto amministrativo relativo alla costruzione di impianti di produzione di energie rinnovabili. Non solo. L’ingegner Papparotto ha illustrato anche le attività che Confindustria Udine disporrà in favore delle aziende associate al fine di supportarle non solo nell’ambito della tutela legale. «Abbiamo, a tale riguardo, aperto un account su twitter e linkedin per facilitare un confronto tra i portatori di interesse. Sentiamo infatti l’esigenza di fare massa critica. Ci rivolgiamo – spiega Papparotto – a tutti i soggetti responsabili di impianti fotovoltaici colpiti da tale provvedimento interessati ad un’analisi del testo finale del decreto che introduce una serie di previsioni retroattive. La conseguenza è che vengano ridotti drasticamente i flussi di cassa generati dalle tariffe incentivanti e vengano messi in discussione i piani finanziari di tutti coloro che hanno investito in tale tecnologia dando fiducia alle politiche dello Stato in materia di energia rinnovabile».
L’incontro di palazzo Torriani è poi sceso nel tecnico con l’intervento dell’avvocato Emiliano Bandarin Troi, che già nel primo appuntamento aveva illustrato le misure penalizzanti per i proprietari e titolari d’impianti fotovoltaici, focalizzato sulle possibili strategie da applicare per un eventuale ricorso. «Contro il decreto spalma incentivi – ha evidenziato l’avvocato Troi – gli imprenditori potranno adire il giudice una volta che verranno pubblicati i provvedimenti attuativi e potrà essere dimostrato con dati alla mano la concreta portata pregiudizievole della nuova disciplina. In particolare una volta dimostrata numericamente la portata del danno per gli investitori sarà possibile chiedere la rimessione alla corte costituzionale o al giudice comunitario, confidando che tali giurisdizioni superiori riconoscano l’incostituzionalità della norma e la sua contrarietà ai principi comunitari di certezza del diritto. A tale fine ritengo altresì che le evidenti ragioni giuridiche dovrebbero essere sostenute ed accompagnate anche da una partecipazione numerosa all’iniziativa giudiziaria volta a chiedere la rimozione della norma e gli imprenditori devono farsi trovare preparati e decisi a sostenere le proprie ragioni davanti all’autorità giudiziaria».
Per diffondere i vantaggi dell’applicazione del solare termico, Giovanni Claudio Magon, capogruppo Aziende del Terziario Avanzato di Confindustria Udine ha deliberato una serie di incontri d’approfondimenti organizzati in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri. Il primo ha riguardato “Il solare termodinamico come soluzione di efficientamento energetico”. Secondo Giandomenico Merlo, coordinatore Commissione energia e ambiente Ordine degli ingegneri della provincia di Udine «va dato atto a Confindustria Udine di essersi attivata per vedere riconosciuti agli ingegneri partecipanti a questo seminario dei crediti formativi. L’intenzione è ora di arrivare a una convenzione tra noi e gli industriali per pianificare una serie di altri incontri informativi e formativi».
L’incontro, moderato da Claudio Pantanali, responsabile Sezione engineering del Gruppo terziario avanzato («l’obiettivo che ci siamo prefissi con questa prima iniziativa sistematica con l’Ordine degli Ingegneri è quello di coniugare i principi ingegneristici con lo sviluppo dei materiali, delle tecnologie, degli impianti»), è proseguito con le relazioni di Marco Manzan, professore associato di Fisica tecnica del Dipartimento di ingegneria e architettura dell’Università degli studi di Trieste, che si è soffermato sul solare termico e le pompe di calore per la climatizzazione degli edifici, e Daniele Scarpat, dell’Ufficio tecnico Domovip Italia, che ha analizzato le specifiche tecniche del domotermodinamico.
I relatori hanno evidenziato come in questi ultimi anni, a causa dell’incremento del prezzo dei combustibili fossili, dell’inquinamento e l’aumento delle temperature, sono state sviluppate nuove tecnologie per contenere le spese relative al conto termico e l’impatto sull’ambiente derivante dalla produzione di energia. Abbiamo così assistito alla realizzazione di pannelli solari termici, di pompe di calore, dei sistemi geotermici, delle celle combustibili e dei pannelli termodinamici che sono la combinazione tra i tradizionali pannelli solari termici e le note pompe di calore. Il sistema termodinamico, ormai alla terza generazione di sviluppo, elimina le tradizionali caldaie e permette la produzione di acqua calda a 55°C indipendentemente dal sole e dalle condizioni atmosferiche, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Il sistema funziona come un frigorifero convenzionale che, sfruttando la differenza di temperatura tra la zona fredda ove è presente il pannello e la zona calda dello scambiatore di calore, produce acqua calda.