Blitz antievasione del Fisco a Cortina

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24 ore di passione per gli operatori commerciali e per i turisti, molti dei quali abbandoneranno la località dolomitica per più discreti ed accoglienti lidi alpini svizzeri o austriaci (che ringraziano)

Anche i ricchi devono piangere con il Fisco. Si cominci allora da Cortina. Vista da Corso Italia – la via ampezzana dello struscio – viene letta un po’ così, con malcelato fastidio, l’operazione anti-evasione che l’antivigilia di Capodanno ha sguinzagliato ben 80 ispettori dell’Agenzia delle Entrate nella stazione montana più vip del Belpaese.
Passati al setaccio da coppie di funzionari bar, alberghi, ristoranti, gioiellerie, per controllare registri e scontrini durante l’arco di una giornata lavorativa. Non solo: anche tanti parcheggi ingombri di suv, Mercedes, Bmw, Porsche e Ferrari, per incrociare i numeri di targa con quelli dei codici fiscali dei proprietari delle super-car.
Dei risultati non si sa ancora nulla, ma dall’Agenzia delle Entrate fanno capire che qualcosa di ‘interessante’ è stato trovato.

Un blitz che nei tempi (è scattato il 30 gennaio) e nei modi (agenti del Fisco tra bar e locali zeppi di gente) non è piaciuto ai commercianti della Regina delle Dolomiti, né agli amministratori della città. Il sindaco, Andrea Franceschi, è stato netto: “Cortina si sente un bersaglio di un’operazione mediatica da parte del Fisco. Si è trattato di un’operazione di immagine, come se da Roma avessero voluto dire ai cittadini: aumenta la benzina, crescono le tasse, tagliamo le pensioni, però andiamo anche a controllare i contribuenti nelle località più note di villeggiatura, come la nostra città”. Per il primo cittadino “sono il modo e i tempi, alla vigilia dell’ultimo dell’anno che hanno lasciato amarezza e disagio tra i nostri commercianti e albergatori. Pare non vi sia rispetto per il lavoro: andare a controllare carte e registri proprio nei giorni in cui bar ed alberghi sono sotto pressione…

Andrea FranceschiOvviamente, nulla da dire sulla lotta all’evasione fiscale. E’ giusta e va perseguita, ma è l’idea di entrare un po’ in uno Stato di ‘polizia’ che non convince. Il sistema Cortina dà lavoro e aiuta l’economia. Far scappare i clienti nelle stazioni di montagna austriache o svizzere non mi sembra una trovata molto intelligente” conclude amareggiato Franceschi.

Gli ispettori dell’Erario, giunti da Roma, non hanno scelto un periodo a caso. Per Capodanno sbarcano a Cortina molti protagonisti dello spettacolo, dell’economia e della politica: in questi giorni c’erano Fabrizio Corona e Belen Rodriguez, Bobo Vieri, Tina Turner, Carlo Vanzina, Fiorello, ma non mancavano politici e ministri, come Piero Gnudi, Paola Severino, e molti ricchi imprenditori del NordEst, che qui hanno la casa di vacanze. Tutto questo ‘bel mondo’ attira poi all’ombra delle Tofane coloro che vip vorrebbero esserlo, ed il lusso (questi sì) lo ostentano.

Dire che la presenza degli 007 del Fisco non è stata apprezzata è un eufemismo: “sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo mezzanotte – si è sfogata un’albergatrice -. I miei ospiti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare”. “Sì i clienti li hanno visti anche da noi – commenta Roberto Cardazzi, titolare dell’Hotel Europa, uno dei più noti della conca -. Sono arrivati alle 10.30 e se ne sono andati alle 21.30. Erano gentili, abbiamo dato la massima collaborazione, e tutto era in regola. Nessuna contestazione. Certo – prosegue Cardazzi – non è così che si aiuta chi lavora con il turismo e fa girare l’economia. A Cortina le tasse le paghiamo, ma bisogna capire che la recessione si sente anche qui. Sotto il glamour c’è la crisi. Non si possono demoralizzare gli imprenditori”.

Daniela SantanchèSpara ad alzo zero sull’operazione “Capodanno a Cortina” anche un’abituale ospite delle montagne ampezzane come Daniela Santanchè, che quest’anno è in vacanza a Courmayeur: “sono assolutamente contraria a questi metodi da polizia fiscale e trovo sbagliato colpire la ricchezza. Ci lamentiamo che il Paese non cresce. Poi chi è ricco è guardato con sospetto, come colui che certamente evade. Non è così. Io sono un politico e un imprenditore, di pagare le tasse ne faccio un punto d’orgoglio. Si dice: il ‘nero’, l’evasione. Ma quanti statali ci sono che fanno il doppio lavoro? Non mi piace l’atteggiamento di chi equipara la ricchezza alla delinquenza fiscale. La manovra del Governo Monti ha già fatto scappare la gente nei porti, ora lo farà anche con i turisti a Cortina”. E il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, rincara la dose: controlli a tappeto come questi, dice, “in questa materia non e’ possibile commettere equivoci, coloro che sovrintendono alla lotta all’evasione fiscale e, fra essi in primo luogo il dottor Befera, devono anche avere la consapevolezza che operazioni come quelle fatte a Cortina con controlli a tappeto rispetto a tutta un’area perché presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate ad una concezione ideologica del controllo fiscale”.

La Guardia di Finanza di Belluno non entra nel merito dell’operazione anti-evasione condotta dagli 007 del Fisco nei giorni scorsi a Cortina, ma sottolinea che “nell’area territoriale di competenza sono costantemente in atto proficue sinergie operative tra il Corpo e l’Agenzia delle Entrate”. Questo, precisa una nota delle Fiamme gialle di Belluno, “in perfetta unità di intenti e massimo coordinamento, in quanto istituzioni impegnate, nell’ambito delle relative attribuzioni e competenze, nel contrasto ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale”. Sarà, ma intanto pare che le prenotazioni per i prossimi fine settimana nelle località alpine della Svizzera e dell’Austria abbiano avuto un deciso incremento, vuoi perché lì verso i propri ospiti sono decisamente più accoglienti e riservati che nel Belpaese, vuoi per i minori costi gravanti sulla clientela, anche di lusso, visto che il costo dell’energia e la pressione del fisco è decisamente meno elevata che nel Belpaese, il quale, se si continua con questi blitz ai danni di chi lavora, deve prepararsi a dire addio alla sua miniera d’oro turistica.