Fondi ai comuni di confine con il Trentino Alto Adige: firmata l’intesa

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PAT Firma roma accordo fondo Odi Bressa Ciambetti Rossi 1Sbloccata l’erogazione di 80 milioni di euro a favore dei comuni delle regioni Veneto e Lombardia

Principio di sovraregionalità a garanzia delle ricadute locali, istituzione di un comitato paritetico per la gestione, segreteria tecnica affidata per i primi quattro anni alla provincia di Trento: sono questi i punti principali dell’intesa siglata a Roma in tema di gestione dei fondi per i comuni di confine (i cosiddetti “ex fondi Odi”) che le province di Trento e di Bolzano destinano – 40 milioni di euro/anno ciascuna – ai comuni confinanti delle regioni Veneto e Lombardia al termine di una riunione presieduta dal sottosegretario Gianclaudio Bressa ed alla quale ha partecipato il presidente del Trentino, Ugo Rossi, il segretario generale della provincia di Bolzano, Eros Magnago, e l’assessore alle finanze del Veneto, Roberto Ciambetti.

Il fondo servirà a finanziare interventi a valenza sovraregionale riferiti ai territori dei comuni confinanti e contigui, riguardanti progettualità, ambiti, o iniziative di natura strategica o di particolare rilevanza per le regioni o le province autonome, anche di carattere pluriennale. «È un principio molto importante – commenta Rossi – perché sancisce la possibilità che questi investimenti, pur ricadendo nei territori dei comuni di confine possano avere effetti benefici per il nostro territorio: penso ai collegamenti stradali o agli impianti di risalita, ad esempio».

Altri utilizzi riguardano la partecipazione a bandi europei (a fronte comunque del soddisfacimento di un interesse relativo a uno o più territori di confine), nonché il finanziamento o cofinanziamento di interventi presentati sulla base di un bando dai comuni dei territori confinanti (in questo caso si potrà concorrere con un importo massimo annuale di 500.000 euro ciascuno, anche come quota parte di progetti pluriennali, con la possibilità per ogni comune di presentare un solo intervento per ciascun bando, per un complessivo di 24.000.000 euro/anno). Potranno essere finanziati non solo progetti proposti dai 48 Comuni confinanti, ma anche progetti strategici (ad esempio riguardanti lo Stelvio o le Dolomiti patrimonio UNESCO) voluti da Lombardia, Veneto, Bolzano e Trento, o altri progetti di interesse bilaterale di questi enti.

Un’altra novità riguarda la costituzione di un comitato paritetico per la gestione del fondo. A comporlo saranno il ministro, i presidenti di Trentino, Alto Adige, Veneto e Lombardia, delle province di Sondrio e Belluno con la partecipazione anche di tre rappresentati dei comuni di confine. E’ stato infine condiviso il fatto che saranno le province autonome a gestire le fasi tecnico amministrative, anche istituendo un apposito sportello a favore dei territori di confine. Per i primi quattro anni il compito è assegnato alla provincia di Trento che dovrà farsi carico anche di dare continuità ed attuazione a quanto già precedentemente deliberato dall’Organismo di indirizzo per gli anni 2010, 2011 e 2012 per oltre 80 progetti e 240.000.000 di euro di intervento.

L’impegno è di far ripartire quanto prima tutto il sistema partendo dai circa 80 progetti già approvati e ammessi a contributo. Determinante sarà la concreta messa a disposizione della segreteria tecnica dei fondi già versati dalle province autonome (in base all’Accordo di Milano sono 40 i milioni di euro all’anno versati da ciascuna provincia autonoma) da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze.