Per la montagna veneta arrivano 968.000 euro

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Marino Finozzi
Marino Finozzi

Marino FinozziGli interventi per la manutenzione del territorio e per infrastrutture a utilizzazione collettiva decisi dalla Giunta regionale

Ammonta a 968.000 euro complessivi l’impegno finanziario deciso dalla Giunta regionale de Veneto a favore della montagna veneta. Per l’assessore Marino Finozzi questa “è la più recente e chiara testimonianza di attenzione verso una parte del nostro territorio che ha problematiche particolari e dove, nello stesso tempo, la presenza attiva delle comunità locali svolge una funzione di tipo pubblico per tutta la regione, garantendo la manutenzione e la sorveglianza di aree oggettivamente difficili rispetto alla pianura”.

L’impegno finanziario è avvenuto con più provvedimenti relativi a comparti specifici. Alla luce dell’assestamento di Bilancio, ulteriori 250.000 euro sono andati alle Comunità Montane per l’erogazione del premio annuo per la conservazione delle aree prative, di contributi per la manutenzione di superfici agricole e forestali abbandonate e di contributi per l’esecuzione di interventi manutentori a favore di infrastrutture e manufatti a utilizzazione collettiva.

Alle Comunità Montane sono stati inoltre trasferiti 140.000 euro per l’esercizio delle funzioni in materia di turismo relative alla manutenzione, al ripristino della segnaletica e alla messa in sicurezza dei sentieri alpini, delle vie ferrate e dei bivacchi di montagna. Per la realizzazione di iniziative volte alla promozione e alla valorizzazione delle opportunità turistiche delle Dolomiti, dei sui itinerari e della montagna veneta, 350.000 euro sono stati destinati alla Struttura Associata “Consorzio Dolomiti”. Infine, 228.000 euro andranno da un lato al CAI del Veneto per iniziative di promozione e informazione volte a far conoscere l’ambiente montano e ad accrescere l’attenzione da parte dei turisti sui rischi che caratterizzano la frequentazione dei luoghi di montagna; dall’altro, alle Comunità montane per la valorizzazione e qualificazione degli itinerari turistici d’alta montagna.

“Questi interventi e i relativi finanziamenti – ha ricordato Finozzi – si aggiungono alle altre iniziative attivate nel 2011 per promuovere l’economia e lo sviluppo della montagna. Con il Disegno di Legge n 180 ‘Sostegno allo sviluppo sostenibile e innovativo della montagna veneta’ abbiamo fornito un quadro normativo di interventi mirati a carattere integrato per l’area montana, che riguardano agricoltura, turismo, assetto e salvaguardia del territorio, servizi sociali, con particolare riguardo alle aree più marginali. L’obiettivo è di contribuire a ridurre lo squilibrio con le aree di pianura e fra le stesse aree montane a diverso grado di sviluppo. Siamo anche intervenuti per riformare l’ordinamento delle Comunità Montane, che hanno svolto e svolgono un ruolo di presidio economico sociale per il territorio e che, alla luce delle nuove esigenze di razionalizzazione dei costi e di obbligo della gestione associata di funzioni e servizi da parte dei Comuni, dovranno evolvere il loro ruolo in enti erogatori di servizi per la collettività. Abbiamo pure semplificato le attività di raccolta dei funghi, a beneficio sia degli enti preposti che dei raccoglitori, un provvedimento per il sostegno dell’attività di tartuficoltura, nicchia economica importante soprattutto per l’area pedemontana.

“Con le Comunità Montane – ha aggiunto l’assessore – erano già stati attivati i programmi di conservazione delle aree prative, di manutenzione di superfici agricole e forestali abbandonate e di interventi manutentori per un totale di 850.000 euro. Con 140.000 euro era stato finanziato un primo intervento tramite Comunità Montane e CAI Veneto per l’attività turistica montana, strategica per lo sviluppo e il consolidamento dell’economia locale. Si sono anche conclusi importanti lavori di ristrutturazione, ammodernamento e messa in sicurezza delle aree sciabili venete per un importo complessivo di circa 15 milioni di euro, dei quali 5 come contributo regionale in parte a fondo perduto in parte come agevolazione finanziaria. Abbiamo anche rivisto la legge del 2008 sulla disciplina degli impianti a fune adibiti a servizio pubblico di trasporto, delle piste e dei sistemi di innevamento programmato e della sicurezza nella pratica degli sport sulla neve, per far fronte a problematiche emerse in fase di applicazione e per adeguarsi all’evoluzione degli scenari normativi nazionali ed europei”.

“Voglio infine ricordare – ha concluso Finozzi – i corsi di formazione per addetti al soccorso in pista e per preposti alla sicurezza in aeree scibili attrezzate, allo scopo di sviluppare nuove professioni e affiancare nuove risorse per rendere ancora più efficace il servizio e qualificare ulteriormente l’offerta turistica veneta”.