Secondo un studio della Camera di commercio di Bolzano, i prezzi sono i maggiori d’Europa
I prezzi dell’energia sono importanti per la competitività di un paese e in Italia sono i più alti dell’UE. Anche le imprese altoatesine lamentano costi elevati, che superano ampiamente quelli dei paesi vicini come Austria, Svizzera e Germania. Le famiglie e l’economia risultano pertanto penalizzate, nonostante la ricca produzione energetica dell’Alto Adige. Questo problema potrebbe essere superato con un mercato unico europeo dell’energia e una conseguente maggiore concorrenza.
Le famiglie italiane pagano per l’energia i prezzi più alti in Europa: nel 2013 il costo a chilowattora superava del 15% la media europea. Secondo l’Ufficio statistico dell’UE, nel caso delle imprese la differenza è addirittura maggiore, con le industrie italiane che pagano il 45% in più rispetto alla media europea e quasi il doppio di quelle francesi. I motivi vanno cercati in un mix energetico sfavorevole, negli elevati costi di importazione e, soprattutto, nell’elevato carico fiscale. Ciò colpisce anche le imprese altoatesine, nonostante la nostra provincia vanti una notevole produzione energetica.
Per Michl Ebner, presidente della Camera di Bolzano, è necessario attuare «misure per annullare lo svantaggio rispetto ai paesi vicini: bisogna puntare a un mercato unico europeo dell’energia, potenziando le linee di trasporto transfrontaliere. La politica dovrebbe inoltre adeguare l’elevato carico fiscale che pesa sull’energia al livello degli altri paesi europei, in modo da non penalizzare la competitività delle imprese».