Provincia di Bolzano, Hanspeter Staffler è il nuovo direttore generale

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PAB Hanspeter Staffler ed Eros Magnago al centro fra Arno Kompatscher e Waltraud Deeg 1
PAB Hanspeter Staffler ed Eros Magnago al centro fra Arno Kompatscher e Waltraud Deeg 1Responsabile della Protezione civile il 48enne altoatesino è stato presentato dal presidente Kompatscher: «siamo convinti di aver trovato la persona giusta per la direzione della Provincia».

Uno degli obiettivi del programma di governo del nuovo esecutivo della provincia di Bolzano era quello di arrivare ad una separazione fra le posizioni di segretario generale della Giunta provinciale e direttore generale della Provincia, intesa come amministrazione. Con la legge finanziaria 2014 sono state poste le basi da punto di vista giuridico per poter bandire il 27 giugno scorso il concorso.

«Ai vertici della nostra macchina amministrativa – ha detto il presidente altoatesino Arno Kompatscher – abbiamo bisogno di una persona che sia in grado di avere una visione complessiva dell’apparato, e che sia capace di guidare un processo di riorganizzazione necessaria alla luce degli sviluppi sociali, tecnologici e finanziari». Kompatscher, inoltre, si dichiara soddisfatto per il completamento dei vertici della macchina amministrativa provinciale, con il nuovo direttore generale che si affianca al segretario generale Eros Magnago.

L’assessore Waltraud Deeg ha inoltre aggiunto che «il compito del nuovo direttore generale sarà rendere l’amministrazione provinciale più efficiente, moderna e vicina alle esigenze dei cittadini. «Si tratta in particolare di avviare il processo di riorganizzazione – ha spiegato la Deeg – puntando sullo snellimento e la semplificazione dei procedimenti e sul concetto di sostenibilità nei confronti sia del personale, sia delle risorse finanziarie. Alla luce di questi compiti, e data la lunga esperienza maturata in ruoli-chiave, Hanspeter Staffler è stato considerato il più adatto».

«Accetto questo incarico – ha commentato Staffler – con gioia, e da altoatesino considero un grande onore poter rappresentare la Provincia in questa funzione. Si tratta di una grande e nuova sfida, che affronterò assieme al collega Magnago, per adeguare la macchina amministrativa alla realtà attuale. Sarà necessario introdurre cambiamenti all’interno di una struttura nata 25 anni fa e che ha attraversato un periodo di grandi mutazioni».

Per rendere la procedura di selezione il più possibile equa e oggettiva, la Provincia ha deciso di affidarsi ad una società di “cacciatori di teste”, grazie al cui lavoro è stato possibile valutare in maniera più dettagliata le singole candidature. La maggior parte delle 66 iscrizioni al bando è giunta da uomini (83%), con l’Alto Adige a farla da padrone con il 65% delle candidature. Un terzo dei partecipanti al concorso proveniva dall’amministrazione pubblica (Provincia, Comuni, enti e società collegati), il 56% era di lingua tedesca, il 62% era in possesso del diploma di bilinguismo per la carriera direttiva (patentino A), mentre il 70% dei curriculum inviati apparteneva a persone comprese fra i 41 e i 55 anni.

Al termine della prima selezione sono rimaste in ballo tre candidature, le quali sono state giudicate dagli esperti come le migliori in quanto le persone disponevano delle competenze necessarie a svolgere al meglio il compito previsto dal bando.