Nel Veneziano sequestro di puntatori laser illegali

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puntatore laser luce verde
puntatore laser luce verdeLa Guardia di finanza ha ritirato i prodotti di classe pari o superiore a 3 con potenza superiore a 1 mV

Tutti i puntatori laser comunemente in commercio e acquistabili anche da rivenditori abusivi saranno ritirati dal mercato veneziano perché nocivi agli occhi e alla pelle.

Lo annuncia la Vigilanza prodotti e lotta alla contraffazione della Camera di commercio di Venezia che ha avviato l’intervento di ritiro in collaborazione con la Guardia di Finanza – Sezione operativa navale di Caorle.

Gli ispettori della Camera di commercio hanno verificato come i laser abbiano invaso il litorale veneziano e rappresentino il gadget preferito dei ragazzini. Si tratta di puntatori laser portatili di elevata potenza, privi di ogni sistema di sicurezza e spacciati senza nessun controllo. La Vigilanza prodotti e lotta alla contraffazione camerale ha così recuperato una circolare del Ministero della Salute del 1998 che vieta, su tutto il territorio nazionale, la commercializzazione di puntatori laser di classe pari o superiore a 3: si tratta di strumenti che erogano un fascio con potenza pari o superiore a 1mW (milliwatt) e che, per potenze ben oltre tale soglia, si caratterizzano in particolare per l’emissione di un fascio di colore verde.

Alcuni esemplari sono già stati sequestrati in negozi gestiti da cingalesi a Caorle e Porto Santa Margherita e con la collaborazione dell’università Ca’ Foscari stata riscontrata la loro pericolosità. Oltre ad aver verificato un’erogazione di potenze estremamente variabili da esemplare ad esemplare, sintomo di un controllo qualità della produzione particolarmente scadente, ogni puntatore laser testato risultato superare ampiamente i limiti di potenza imposti dalle norme di sicurezza, sconfinando abbondantemente nella classe “3b”: una potenza estremamente nociva per gli occhi e per la cute.