VENEZIA (ITALPRESS) – Alla fine del 2024, la Regione del Veneto si conferma quella a statuto ordinario con la più bassa tassazione sulle persone fisiche grazie alla mancata imposizione dell’addizionale Irpef per il quindicesimo anno consecutivo, con la spesa di funzionamento più bassa, al secondo posto per il ricorso ai dipendenti con 2.735 risorse umane, caratterizzata da un ottimale utilizzo delle risorse europee grazie al 103% di fondi impegnati sul totale di risorse programmate.
Sono solo alcuni dei dati presentati oggi come primati del Veneto dal presidente Luca Zaia nel tradizionale incontro con stampa a Palazzo Balbi prima delle Festività natalizie. Indici dell’attività di governo regionale ai quali ha aggiunto quelli di una sanità che continua ad attestarsi tra le prime a livello nazionale e di cui tre aziende figurano tra le cinque riconosciute più performanti in Italia dall’Agenas.
“Sono dati di rande spessore che si accompagnano ad una spesa pubblica sensibilmente inferiore alla media nazionale; il Veneto, infatti vanta anche il primato di una pubblica amministrazione che costa al cittadino il 13% in meno che altrove sul territorio nazionale”, ha aggiunto il Governatore.
Ma nel corso del punto stampa sono stati affrontati anche i temi delle infrastrutture, del piano energetico, dello sport a cominciare dalle prossime Olimpiadi invernali di Milano e Cortina del 2026, del turismo e del record di 73 milioni di presenze di presenze, delle politiche occupazionali e della produzione. Tutti temi che hanno aperto la strada ad una valutazione delle recenti fasi del percorso verso la concretizzazione dell’autonomia differenziata in seguito alla legge Calderoli.
“Il referendum abrogativo è un istituto democratico; attendiamo e sarà confermato va rispettato – ha concluso Zaia -. Le difficoltà le conosciamo e non ci spaventano perchè se parliamo di autonomia posso dire che abbiamo trovato la strada sempre in salita, non è mai stato un percorso facile. Per noi rimane la via di soluzione di una questione meridionale ma anche di quella settentrionale che esiste perchè è insindacabile che viviamo in un paese a due velocità e non per colpa del regionalismo differenziato che non c’è ancora mai stato. Quello che mi preoccupa è che dietro l’avversione verso l’autonomia, ci sia in realtà un’avversione verso le riforme di cui il Paese non può fare a meno. Noi continueremo a lavorare per l’autonomia e nessuno potrà trovare questo incostituzionale”.
foto: ufficio stampa Regione Veneto
(ITALPRESS).