La vicentina Forgital, fondata nel 1873 dalla famiglia Spezzapria e con sede in Italia e operativa con stabilimenti ubicati in Italia, Francia, Stati Uniti con un organico con 1.100 dipendenti per clienti in oltre 40 Paesi, passa nuovamente di mano con la società d’investimento Carlyle, che era diventato azionista di controllo dell’azienda nel 2019, che cede il controllo al fondo d’investimento americano Stonepeak specializzato nelle infrastrutture.
La cessione è avvenuta al termine di un lungo e combattuto processo competitivo tra più potenziali acquirenti che si sono contesi il controllo dell’azienda le cui attività spaziano dall’aeronautica alla difesa, spazio e oil & gas.
L’offerta del fondo americano Stonepeak, realtà con oltre 70 miliardi di dollari in gestione, ha avuto la meglio sull’altro fondo restato in gara dopo le offerte vincolanti, Cinven. Il valore dell’operazione si aggira attorno a 1,5 miliardi di euro.
Dopo l’ingresso di Carlyle, l’azienda vicentina ha registrato una marcata crescita del giro d’affari, passando dai 285 milioni di euro del 2020 a livello di gruppo ai 275 del 2021 per poi superare la soglia dei 300 milioni di euro nel 2022. Nel 2023 il fatturato è salito ulteriormente a quota 410 milioni di euro, offrendo un’alta marginalità: nel 2024 il giro d’affari dovrebbe attestarsi attorno ai 500 milioni con un Ebitda di gruppo a quota 130 milioni.
«Grazie all’investimento, alla partnership e all’esperienza settoriale del team, riteniamo che Forgital sia ben posizionata per capitalizzare la crescita a lungo termine nei suoi principali mercati di riferimento, dall’aerospazio alla difesa, incluse le applicazioni industriali – commenta Marco De Benedetti, presidente della branca italiana di Carlyle -. Sono convinto che l’azienda continuerà a crescere, partendo dalla sua attuale leadership europea nei prodotti forgiati ad alto valore aggiunto».
La chiusura dell’operazione è prevista nel secondo trimestre del 2025, subordinato alle previste autorizzazioni richieste.
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