Economia trentina in lieve ripresa: cresce (+2,3%) il fatturato delle imprese

I dati del III trimestre 2024 dall’indagine congiunturale della Camera di commercio.

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L’economia trentina mostra un andamento congiunturale in crescita del 2,3% nel terzo trimestre 2024 su base annua. La variazione positiva, rilevata dall’indagine condotta dall’Ufficio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento è una sintesi di dinamiche sensibilmente differenziate tra i settori.

I maggiori segnali di crescita si registrano nei settori più dipendenti dalla domanda interna, come i servizi alle imprese (+7,5%), i trasporti (+7,8%) e il commercio al dettaglio (+8,6%). Il comparto manifatturiero, più esposto alle dinamiche della congiuntura internazionale, mostra invece una contrazione del fatturato (-1,0%) che risulta, tuttavia, più contenuta che non nei periodi precedenti, così come è sostanzialmente stagnante l’andamento registrato dal commercio all’ingrosso (+0,6%).

Il settore delle costruzioni, influenzato negativamente dal venir meno delle rilevanti agevolazioni pubbliche, si connota, come rilevato anche nella precedente indagine, per una contrazione moderata dei ricavi delle vendite (-3,5%).

La variazione del fatturato per area geografica presenta una maggiore uniformità di andamento nel trimestre in esame rispetto ai periodi precedenti. I ricavi delle vendite in ambito locale aumentano su base annua dell’1,9%, mentre quelli realizzati in Italia, ma fuori provincia, crescono più sensibilmente (+3,3%); la componente estera riprende ad aumentare, seppur in misura contenuta (+1,3%).

La variazione tendenziale dei ricavi delle vendite risulta moderatamente positiva per le imprese di media (+3,6%) e di grande dimensione (+3,6%), mentre le piccole imprese fanno registrare una lieve contrazione (-1,3%).

Risulta leggermente positiva la variazione registrata dall’andamento dell’occupazione (+0,5%) che, scendendo nei dettagli, riscontra aumenti significativi presso i comparti dei servizi alle imprese (+3,8%) e del commercio all’ingrosso (+3,1%), mentre si contraggono moderatamente le basi occupazionali del settore trasporti (-2,1%) e di quello edile (-1,9%).

Presso le unità di più piccola dimensione (fino a 10 addetti) la dinamica degli addetti è negativa (-2,2%), mentre risulta in leggera crescita tra le medie (tra 11 e 50) e le grandi imprese (oltre 50), con valori rispettivamente pari a +2,2% e a +1,7%.

Nel terzo trimestre 2024, gli ordinativi evidenziano una variazione negativa (-3,3%), anche se sensibilmente più contenuta di quella rilevata nei precedenti periodi e determinata, prevalentemente, dalle contrazioni riscontrate presso i comparti manifatturiero (-8,1%) e del commercio all’ingrosso (-16,1%).

Rispetto al trimestre precedente risultano stabili i giudizi degli imprenditori sull’economia trentina, che riflettono una sostanziale soddisfazione per la redditività attuale della propria azienda, ma esprimono incertezza e cautela nel considerare quale potrà essere l’andamento dei prossimi mesi.

«I dati dell’indagine congiunturale, relativi al terzo trimestre 2024 – commenta Andrea De Zordo, presidente della Camera di commercio di Trento e di Confartigianato Imprese Trentino – presentano alcuni segnali positivi, ma fondamentalmente ancora deboli. Nonostante alcune incognite, che in prospettiva potrebbero gravare sugli scenari futuri, nel corso del prossimo anno, grazie a un parziale recupero del potere d’acquisto da parte delle famiglie e a un allentamento delle politiche monetarie, è possibile che ritornino a crescere sia la spesa per consumi in beni durevoli sia gli investimenti delle imprese. Un quadro di questo tipo dovrebbe inoltre produrre effetti positivi anche sul volume complessivo degli scambi commerciali a livello globale».

«Il Governo locale – ha sottolineato Laura Pedron, dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia di Trento – sta lavorando su misure a sostegno della produttività e per spingere il sistema economico verso la transizione energetica, non solo in termini di consumi, ma anche per stimolare le aziende del territorio ad entrare nelle filiere produttive della transizione (elettrico, idrogeno, batterie, intelligenza artificiale, medtech e scienze della vita). L’altra grande sfida è quella dei lavoratori, il Governo provinciale sta lavorando assieme a tutti gli interlocutori, sui temi dei salari, della casa e sulle politiche di servizio e welfare per riuscire a rendere il nostro sistema economico attrattivo anche per le professionalità più alte».

 

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