Nell’ambito del procedimento lo studio Cleary Gottlieb Steen & Hamilton ha affiancato Danieli & C. Officine Meccaniche.
Con due importanti decisioni pubblicate in data 30 luglio e 24 ottobre 2024, accogliendo le tesi di Danieli & C. Officine Meccaniche, il Tribunale di Udine ha sospeso l’esecuzione di un lodo straniero che aveva condannato la stessa Danieli a pagare circa 30 milioni di euro a una società malese, successivamente confermando la decisione in sede di reclamo.
Con una prima storica pronuncia, la Corte d’Appello di Trieste aveva negato il riconoscimento in Italia di un lodo reso all’esito di un arbitrato ICC con sede a Singapore e ivi parzialmente annullato in sede d’impugnazione.
Con una successiva pronuncia, la stessa Corte d’Appello ha, invece, dichiarato riconoscibile in Italia la sentenza straniera che aveva parzialmente annullato il lodo, nella parte in cui ne aveva confermato i capi non annullati. La società malese ha, quindi, avviato un giudizio esecutivo contro Danieli sulla base di un titolo “complesso” composto dalla sentenza di Singapore che aveva parzialmente confermato il lodo e dalla sentenza che ne ha riconosciuto l’efficacia in Italia.
Accogliendo il ricorso proposto da Danieli, il Tribunale di Udine ha sospeso l’esecuzione (e, successivamente, confermato la decisione in sede di reclamo), rilevando, tra l’altro, che: (i) né la sentenza riconosciuta, né la sentenza di riconoscimento contengono alcun capo di condanna suscettibile di esecuzione, poiché non incorporano i capi di condanna contenuti nel lodo (a sua volta inefficace in Italia); (ii) il titolo esecutivo non può essere integrato con i capi di condanna contenuti nel lodo perché: (a) la sentenza di Singapore si è espressa unicamente sulla validità del lodo, senza giudicare sul merito della controversia (e, quindi, non ha incorporato i capi di condanna dello stesso lodo); (b) la Corte d’Appello di Trieste ha riconosciuto l’efficacia della sentenza di Singapore nei limiti dell’accertamento compiuto da quest’ultima e, soprattutto, non si è mai espressa sulla sussistenza di cause ostative al riconoscimento in Italia del lodo.
Danieli è stata assistita dal proprio General Counsel Fabio Londero e dall’Head of Contracts Michele Ius, oltre che da Cleary Gottlieb, con un team composto da Paolo Bertoli, Ferdinando Emanuele, Guido Frasoldati e Ksenija Lazic, nonché dall’Avv. Maurizio Miculan del foro di Udine.
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