La Libreria Antiquaria “Umberto Saba” di Trieste pronta a rinascere

Concluso il restauro dello storico “antro oscuro” grazie all’impegno della Comunità Ebraica di Trieste e della famiglia Cerne.

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Libreria Antiquaria "Umberto Saba

La Comunità Ebraica di Trieste e la Famiglia Cerne annunciano con profonda emozione la conclusione dei lavori di restauro della storica Libreria AntiquariaUmberto Saba“. La riconsegna delle chiavi, avvenuta nel corso di una sobria cerimonia, segna il ritorno alla città di uno dei suoi luoghi più emblematici, dove cultura e memoria si incontrano nello spazio un tempo frequentato da Umberto Saba, uno dei poeti più significativi della letteratura italiana del Novecento.

Il progetto di restauro, iniziato nel febbraio 2024 e curato dall’architetto Aulo Guagnini, ha riportato alla luce l’autentica essenza di quello che Umberto Saba definiva il suo “antro oscuro“, rispettando la storia del locale e il legame indissolubile con il poeta che nel 1919 acquistò questo spazio.

Il recupero, promosso dalla Comunità Ebraica di Trieste, proprietaria dell’immobile, su stimolo di Federico Giongo, sotto gli auspici della Famiglia Cerne e la stretta supervisione della Soprintendenza Friuli Venezia Giulia, ha preservato con cura ogni elemento storico: dal parquet originale alle librerie perimetrali, dal grande bancone all’ingresso alla scrivania personale del poeta, fino alle iconiche “torri” librarie centrali. Particolare attenzione è stata dedicata alla ricollocazione dei circa 28.000 volumi della collezione, inclusi gli 800 libri del prezioso Fondo sabiano, vincolato come “studio d’artista” dal Ministero della Cultura. Ogni volume è stato catalogato e riposizionato con precisione nel suo scaffale originario, preservando l’integrità di questo inestimabile patrimonio.

Il restauro è stato possibile grazie a una raccolta fondi che ha visto il contributo di numerosi enti e privati cittadini, con il supporto del responsabile del patrimonio immobiliare della Comunità Ebraica di Trieste, l’avvocato Paolo Volli, il quale ha lanciato un appello per la preservazione del bene, cui hanno aderito la Fondazione Benefica Ketheleen Foreman Casali, Beneficentia Stiftung, Samer & Co Shipping, Ocean srl, Tripmare srl, Confindustria Alto Adriatico, Edizioni EL srl, Acustica Triestina e RL Ars Regia.

Fondata nel 1919, quando Saba rilevò la “Libreria Antica e Moderna” da Giuseppe Mayländer, la libreria divenne presto il cuore della sua vita e della sua produzione artistica. Saba, ispirato dall’atmosfera raccolta del luogo, vi trascorse oltre trentacinque anni, circondato da volumi rari e manoscritti. Conosciuto per il carattere schivo e riservato, trasformò questo spazio in un laboratorio intellettuale, un punto d’incontro per artisti e scrittori come Italo Svevo, Virgilio Giotti e Gianni Stuparich, i quali frequentavano la libreria rendendola un centro nevralgico della cultura triestina.

Il poeta lavorò instancabilmente tra gli scaffali, rifiutando spesso i clienti che non gli erano graditi, affidando progressivamente l’amministrazione della libreria al fedele collaboratore Carlo Cerne, che divenne il custode silenzioso di questo luogo. Alla morte di Saba, nel 1957, Carlo proseguì b, trasmettendo poi il testimone al figlio Mario Cerne.

La Libreria AntiquariaUmberto Saba” si presenta oggi con una duplice vocazione: da un lato pronta a riprendere la sua storica funzione di libreria antiquaria, dall’altro si avvia a ospitare un percorsomusealededicato alla figura del poeta e alla storia del luogo.

 


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