Abitazioni a prezzo calmierato in Alto Adige

Intervento della provincia per l'acquisto e l'affitto di abitazioni. Per il Collegio costruttori necessario superare la burocrazia e le disparità di trattamento nell’agevolazione indiretta.

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Per combattere il caro-casa nei centri urbani e in quelli turistici la Provincia di Bolzano incentiva la realizzazione di abitazioni a prezzo calmierato. Come ha spiegato l’assessore, Peter Brunner, con questa misura si intende andare incontro alle giovani famiglie che fanno fatica a trovare appartamenti da acquistare, ma anche da affittare. Cosa che rallenta la mobilità sul territorio dei residenti, ma anche l’arrivo di lavoratori da fuori provincia, come sta accadendo nel caso dei nuovi assunti per le Poste.

Con la nuova norma, per la realizzazione di un condominio il progettista riceve sovvenzioni della Provincia per l’acquisto del terreno, come per l’edilizia agevolata e per la realizzazione delle infrastrutture. In 21 comuni ad alta richiesta l’Istituto di edilizia abitativa Ipes avrà un diritto di prelazione per una parte degli appartamenti realizzati.

Per il governatore dell’Alto Adige, Arno Kompatscher, questo «è solo del primo passo e seguiranno altre misure per combattere il caro-casa».

Dal fronte degli imprenditori immobiliari, «come Collegio Costruttori, siamo lieti che il Regolamento di esecuzione per le abitazioni a prezzo calmierato sia stato finalmente approvato – afferma il presidente Christian Egartner -. Siamo onorati che la nostra idea di fondo delle abitazioni a prezzo calmierato, che avevamo elaborato negli anni 2016-2018, possa essere finalmente attuata. Tuttavia, vorremmo anche sottolineare in questo contesto che la modalità per definire il prezzo calmierato introdotta con la legge provinciale Territorio e Paesaggio e con il Regolamento attuativo ora approvato non è da intendersi nel senso del sistema che avevamo elaborato nel 2016-2018 e se ne differenzia in molti aspetti».

Per Egartner, il Collegio è sostanzialmente convinto che questo sistema, come parte dell’intero pacchetto sull’abitare, riuscirà a creare abitazioni più accessibili per l’Alto Adige e che aprirà nuove opportunità per le imprese edili e quindi per il mercato altoatesino. «Nell’attuazione pratica si vedrà quali sono gli aggiustamenti ancora necessari. Dobbiamo avere il coraggio di apportare le eventuali modifiche necessarie. Come Collegio, siamo sempre disponibili a dare un contributo costruttivo attraverso il nostro know-how», afferma Egartner.

Per Thomas Hasler, segretario del Collegio Costruttori, anche la regola per il plusvalore di pianificazione va valutata positivamente: «la rinuncia dei comuni al plusvalore di pianificazione si traduce in alloggi più accessibili e ha un effetto immediato».

Viceversa, dagli imprenditori edili si esprimono dubbi circa l’impatto della burocrazia: «ulteriori regole e restrizioni produrranno solo più burocrazia e controlli, e quindi un ulteriore aumento dei prezzi – commenta Hasler -. Ciò si evidenzia anche nell’ampio Regolamento di esecuzione e nel suo allegato, che consta di 41 pagine. Vi sono incluse, ad esempio, le complesse procedure sull’assegnazione degli alloggi o per la giustificazione dei prezzi. Tale approccio produce, a nostro parere, maggiore burocrazia e può quindi avere l’effetto opposto rispetto all’obiettivo di realizzare abitazioni a prezzi accessibili».

Va poi modificata, secondo il Collegio, anche la disparità di trattamento – relativamente all’agevolazione indiretta – tra l’edilizia abitativa agevolata tradizionale e le abitazioni a prezzo calmierato, che può arrivare a una cifra compresa tra 0,6 milioni di euro e 1,9 milioni di euro all’ettaro di zona residenziale, a seconda del comune. Per Egartner «tale disparità di trattamento va corretta al più presto, al fine di rendere i due modelli effettivamente comparabili».

 

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