A seguito delle indagini della Procura che vedono il responsabile del settore cultura della Regione indagato per truffa aggravata, Serracchiani avoca a sé le competenze
L’assessore alla cultura della regione Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti (PD) è indagato dalla procura di Trieste per un’ipotesi di truffa aggravata ai danni della stessa regione per circa 170.000 euro di fatturazioni irregolari tra l’associazione “Spaesati” e la cooperativa Bonawentura (che gestisce il Teatro Miela), entrambe presiedute da Torrenti prima che lo stesso diventasse assessore alla cultura.
Secondo l’ipotesi di accusa nei confronti dell’amministratore piddino della giunta Serracchiani, l’associazione “Spaesati” sarebbe stata creata solo allo scopo di ottenere contributi regionali in quanto Onlus, una sorta di scatola vuota riempita dal lavoro della cooperativa Bonawentura la quale, essendo una società a scopo di lucro, non avrebbe avuto diritto ai fondi pubblici.
A seguito delle indagini della procura, la presidente della Regione Debora Serracchiani ha firmato un decreto in forza del quale, a partire dalla data odierna, viene sospeso per un periodo di 45 giorni l’esercizio delle deleghe attribuite all’assessore Gianni Torrenti, riservando a sé la trattazione delle materie di competenza della Direzione centrale cultura sport e solidarietà, che vanno così ad aggiungersi alle altre sei deleghe in capo alla presidentessa. Con lo stesso decreto, d’intesa con l’interessato, la presidente ha sospeso la corresponsione di ogni indennità e rimborso spettante all’assessore regionale Gianni Torrenti.
L’atto, che recepisce la nota con la quale l’assessore Torrenti ha rimesso il proprio mandato nelle mani della presidente della Regione, fa seguito alla ricezione di un invito a comparire da parte della Procura della Repubblica di Trieste per riferire in merito a fatti accaduti in un periodo antecedente all’assunzione dell’incarico di assessore regionale, e attinenti alla qualità di presidente di una associazione operante nel settore della cultura. La sospensione è anche intesa all’acquisizione di ogni utile informazione ed elemento in merito, per valutare compiutamente la fattispecie e assumere le successive determinazioni di competenza.
«Abbiamo scelto di seguire questa strada – commenta la presidente Serracchiani – perché crediamo occorra salvaguardare l’attività svolta sin qui dall’assessore Torrenti e dalle sue direzioni. In occasione della stesura e dell’approvazione della legge sulla cultura, così come nel riordino della normativa sull’impiantistica sportiva e nella gestione delle politiche dell’immigrazione e delle minoranze, sono state espresse competenze specifiche e capacità di sintesi politica, che ci auguriamo non vadano disperse. Prendiamo con molta serietà la vicenda giudiziaria in corso, e proprio per questo auspichiamo una sollecita conclusione».
La presidente Serracchiani si è già recata, accompagnata dall’assessore Torrenti, a prendere contatto con gli uffici della Direzione cultura sport e solidarietà.
Sulle vicende che vedono protagonista un esponente della giunta di centro sinistra, va all’attacco l’esponente la capogruppo in Regione del Movimento 5 stelle, Elena Frattolini, che critica duramente l’operato della Giunta.