Bilancio dell’attività svolta con la Consulta per la ricerca con il presidente Kompatscher
Nel 2014, la provincia di Bolzano investe 100 milioni di euro per sostenere ricerca e innovazione, «settori chiave per il nostro sviluppo», ha detto il presidente della Provincia Arno Kompatscher durante la seduta della Consulta per la ricerca. Quest’anno la Provincia mette a disposizione 72 milioni di euro nella promozione della ricerca e nel lavoro dell’università, con altri 28 milioni di euro viene inoltre sostenuta l’innovazione nelle imprese.
«Siamo convinti che il rafforzamento di ricerca, sviluppo e innovazione sia fondamentale per la crescita e la qualità della vita nel lostro territorio», ha detto il presidente Kompatscher in apertura della riunione della specifica Consulta a Palazzo Widmann. Per questo va potenziato lo scambio tra le aziende innovative e gli istituti di ricerca. «Dobbiamo creare una rete in grado di assicurare che le esigenze degli imprenditori giungano ai ricercatori e per contro le conoscenze di questi ultimi possano prendere la strada delle aziende», ha specificato Kompatscher.
Un passo importante viene compiuto con la creazione di una piattaforma informatica che sappia mettere in rete tutti gli attori che giocano un ruolo nella ricerca e nell’innovazione in Alto Adige. «Una piattaforma che possa anche abbracciare ed esaminare tutte le competenze sul territorio», ha detto Kompatscher prospettando la creazione di una “carta geografica della ricerca”. La piattaforma, del resto, è molto più di un progetto: «si trova già nella fase pilota e al più presto avvierà il proprio regolare lavoro», ha annunciato Kompatscher.
Bisogna però fare rete anche verso l’esterno, attraverso il coinvolgimento delle istituzioni di ricerca presenti nell’Euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino. «L’obiettivo è di evitare i doppioni nell’Euregio e al contrario sfruttare al meglio le sinergie», sottolinea Kompatscher. Il Presidente ha infine anticipato che entro l’autunno la Giunta provinciale intende avviare due nuovi bandi di concorso: il primo, della dotazione di mezzo milione di euro, vuole sostenere la mobilità dei ricercatori, il secondo avrà invece a disposizione un importo di 1,6 milioni di euro «per sostenere le aziende che assumono ricercatori o altro personale altamente qualificato», ha concluso Kompatscher.