Mobilità estiva tra disagi tra treni a singhiozzo e aerei in ritardo

La gestione salviniana del ministero ai Trasporti è decisamente deficitaria. Codacons: peggiorata anche la puntualità dei voli.

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Mobilità estiva polo autostradale del nordest

La mobilità estiva è stata caratterizzata da autostrade intasate, treni a singhiozzo e aerei in ritardo, evidenziando come la gestione salviniana del ministero dei Trasporti sia largamente deficitaria, con il ministro impegnato più in post di carattere culinario che da titolare di un dicastero strategico nella stagione di punta del turismo italiano.

Secondo la denuncia del Codacons che ha realizzato un monitoraggio sulla puntualità dei voli e sui disservizi registrati lungo la rete ferroviaria italiana, nel periodo che va dall’1 al 15 agosto si sono registrati ben 104 casi di forti rallentamenti o interruzioni della circolazione ferroviaria non legati a cause imputabili al maltempo (incendi, alberi su binari, ecc.) ma dovuti principalmente a problemi tecnici ai treni, guasti alla linea elettrica, anomalie ai passaggi a livello ecc. Episodi che hanno causato ritardi per una moltitudine di treni e disagi a migliaia di passeggeri che, nel pieno delle vacanze estive, si sono spostati in treno lungo la penisola. A questi si aggiungono nel mese di agosto l’allungamento dei tempi di percorrenza delle varie tratte per via dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria attivati sulla rete ferroviaria ordinaria e dell’alta velocità. Le linee più interessate dai disservizi sono state l’Av Roma-Firenze e l’Av Roma-Napoli.

La mobilità estiva sul fronte aereo, nella settimana dal 29 luglio al 4 agosto, i cieli europei hanno registrato un media di 34.203 voli giornalieri (+5% vs 2023). La puntualità nelle partenze si è attestata però solo al 53,5%, in calo dell’11,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 (-3% sul 2023). I ritardi in rotta – secondo i dati Eurocontrol analizzati dal Codacons – sono stati in media di 184.200 minuti al giorno: le condizioni meteorologiche hanno rappresentato la principale causa dei ritardi (47%), seguite da problemi di capacità/personale da parte delle compagnie aeree (46%). La Francia ha rappresentato il 23% di tutti i ritardi in rotta, l’Italia detiene una quota di ritardi pari al 7% del totale europeo.

«Nonostante le tariffe nel settore dei trasporti abbiano subito una costante accelerazione negli ultimi anni, la puntualità non è migliorata e i disservizi continuano a imperversare sulle vacanze degli italiani, in un periodo in cui gli operatori dovrebbero, al contrario, garantire massima efficienza – afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Il Governo deve aprire un tavolo allargato sui trasporti convocando associazioni dei consumatori, gestori ferroviari, compagnie aeree e società autostradali e marittime, allo scopo di fare il punto della situazione e studiare misure volte a migliorare i servizi, ridurre i prezzi e garantire il rispetto dei diritti degli utenti».

E il caro viaggi è un aspetto ulteriore da tenere sotto controllo, perché treni e voli hanno registrato cospicui aumenti di prezzo, specie se acquistati sotto data, per non parlare del costo dei carburanti e dei pedaggi autostradali, che andrebbero parametrati all’effettivo servizio offerto dai concessionari in termini di qualità del servizio, ovvero di un traffico fluido e veloce, quando spesso accade l’esatto opposto con le autostrade che si trasformano in budelli che tengono prigionieri migliaia di automobilisti ed autotrasportatori.

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