“OriginAlp”: presentati a Bolzano gli esiti della ricerca

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originalalp1 da sx Dr. Michael Oberhuber Centro sperimentazione Laimburg Prof. Dr. Christian Huck Universität Innsbruck Dr. Tanja Mimmo LUB Joachim Reinalter Sennereiverband Südtirol
originalalp1 da sx Dr. Michael Oberhuber Centro sperimentazione Laimburg Prof. Dr. Christian Huck Universität Innsbruck Dr. Tanja Mimmo LUB Joachim Reinalter Sennereiverband SüdtirolAlto Adige e Tirolo hanno indagato sull’efettiva provenienza dei prodotti alimentari locali

Gli esiti del progetto di ricerca “OriginAlp” sulla qualità e la provenienza dei prodotti alimentari regionali sono stati presentati a Bolzano.

“OriginAlp” è un progetto di ricerca interregionale sulla qualità e l’origine di prodotti agroalimentari dell’Unione Europea realizzato nel corso di tre anni nell’ambito Interreg-IV Italia-Austria che ha coinvolto il Land austriaco del Tirolo e la provincia di Bolzano che sono, così, riusciti a generare un valore aggiunto per i rispettivi prodotti. La provenienza e la qualità dei prodotti alimentari, infatti, costituiscono importanti criteri decisionali per i consumatori che, sempre più spesso, privilegiano i prodotti regionali.
La Libera Università di Bolzano ha investigato il certificato di provenienza dei prodotti, mentre il Centro per la sperimentazione agraria e forestale di Laimburg ha studiato la qualità e le sostanze dei prodotti agroalimentari come il latte e i suoi derivati, mele e pesce. I ricercatori dell’Università di Innsbruck hanno sviluppato nuovi metodi per un controllo rapido di qualità e provenienza dei prodotti regionali usando la spettroscopia a raggi infrarossi. “Agrarmarketing Tirol” ha collegato i diversi ambiti di ricerca, mentre la Federazione delle latterie dell’Alto Adige ha reso disponibili i dati del proprio laboratorio oltre a fornire campioni di latte e formaggio.
«Questa collaborazione, che riunisce ricerca di base ed applicata, è rilevante e promettente – sostiene l’assessore provinciale Arnold Schuler – e sono molto soddisfatto che l’UE, il Land del Tirolo e la provincia di Bolzano sostengano questo progetto di ricerca e permettano così una classificazione più semplice e veloce della qualità e della provenienza degli alimenti. I risultati sono significativi sia per le imprese che per i consumatori».
Al Centro sperimentale agricolo di Laimburg, i ricercatori hanno studiato, mediante diverse analisi chimiche, la composizione degli acidi grassi del latte, la qualità delle mele durante lo stoccaggio e la composizione dei principi nutritivi nella carne. «Per esempio, abbiamo potuto dimostrare che la qualità delle mele rimane costante durante lo stoccaggio e che preziose sostanze del latte come gli acidi grassi insaturi dipendono dall’alimentazione dei bovini», aggiunge Schuler, a commento dei risultati delle ricerche condotte dal centro di Laimburg. Questi risultati servono come insieme di dati per ulteriori ricerche sulla qualità degli alimenti e costituiscono la base per lo sviluppo di metodologie per la determinazione della qualità come, ad esempio, la spettroscopia nel vicino infrarosso. Il Centro Laimburg ha inoltre potuto accedere ai dati di laboratorio relativi alle analisi del latte della Federazione delle latterie dell’Alto Adige.
Presso i laboratori della Libera Università di Bolzano la provenienza degli alimenti è stata determinata per mediante l’analisi degli isotopi stabili. Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento chimico e consentono di dimostrare l’origine di un alimento e, al tempo stesso, sono in grado di fornire informazioni relative al processo di coltivazione e all’impiego di diversi concimi. «L’analisi è stata possibile grazie all’utilizzo dello spettrometro di massa per isotopi stabili che la Fondazione della Libera Università di Bolzano ha acquistato per la ricerca quattro anni fa» afferma Günther Mathà, direttore dell’ateneo. Con i valori risultati dall’analisi chimica per via umida e dall’analisi degli isotopi, effettuate presso l’istituto di Analisi chimica e radiochimica dell’Università di Innsbruck, è stato possibile mettere a punto una metodica che consente di stabilire in maniera veloce e semplice la provenienza geografica e la qualità degli alimenti. «Con questo metodo veloce e facile è possibile, separare chiaramente gli alimenti di un produttore da quelli di un altro. La spettroscopia nel vicino infrarosso utilizza esclusivamente raggi di luce infrarossi da una distanza molto ridotta. Si tratta di una determinazione estremamente rapida, conveniente e non destruttiva. Nel caso delle mele, ad esempio, potremmo entro un anno di raccolta distinguere le mele provenienti da una regione – ad esempio il Tirolo – da quelle provenienti da un’altra» spiega il prof. Christian Huck dell’Università di Innsbruck.
I ricercatori sono inoltre in grado di determinare il contenuto di zuccheri ed acidi organici attraverso lo spettro ottenuto mediante la spettroscopia nel vicino infrarosso. Questa determinazione è possibile grazie alla combinazione dei risultati ottenuti con i metodi di riferimento del Centro per la sperimentazione agraria e forestale di Laimburg con i dati spettroscopici. «Lo spettro di una sostanza viene generato dall’oscillazione dei legami chimici e le bande che si generano sono caratteristiche qualitative e quantitative del campione stesso, confrontabile ad un’impronta digitale. In questo modo è possibile determinare sia parametri chimici sia fisici», sottolinea Huck.
«Questa collaborazione scientifica indica nuove possibilità per la determinazione della qualità e della provenienza – sostiene con convinzione Joachim Reinalter, presidente della Federazione delle latterie dell’Alto Adige – e alcuni aspetti sono già stati tradotti nella pratica, mentre esistono ancora tante sfide da affrontare e anche molto potenziale di ricerca da sfruttare per quanto riguarda l’analisi di qualità e di provenienza che, in futuro svilupperemo».