Fondo di garanzia per l’export utilizzato per la prima volta da un’impresa altoatesina

0
539
Seppi M. Spa di caldaro macchine per la pacciamatura 1
Seppi M. Spa di caldaro macchine per la pacciamatura 1Il fondo è stato introdotto nell’autunno 2013 come nuovo strumento per la promozione dell’export ora viene utilizzato dalla Seppi M. S.p.A. di Caldaro

Nell’estate 2013, la Giunta provinciale di Bolzano ha predisposto tutte le misure necessarie per la creazione di un fondo per l’export, cui sono seguiti in autunno i partner di cooperazione per poter avviare l’attività.

L’obiettivo del fondo di garanzia per l’export, dotato di cinque milioni di euro, è facilitare l’accesso a nuovi mercati alle imprese, tutelandole da una parte dei rischi connessi. «Con le risorse del fondo, la Provincia può fornire le garanzie necessarie per le attività di esportazione delle imprese e agevolarle così nell’accesso a nuovi mercati e nicchie», spiega il direttore della Ripartizione provinciale all’economia, Hansi Felder.

La prima azienda altoatesina ad usufruire di una garanzia offerta dal fondo altoatesino per l’export è la Seppi M. S.p.A. di Caldaro. L’impresa produce macchinari agricoli per pacciamature in varie dimensioni e versioni e ha conquistato una posizione leader a livello mondiale. «Il fondo di garanzia per l’export permette alla nostra azienda di cogliere nuove opportunità e di avere anche una certa sicurezza negli affari con clienti esteri», sottolinea Susanne Seppi, vicepresidente della Seppi M. S.p.A.

La dotazione di cinque milioni di euro è sufficiente per coprire rischi d’impresa per circa 70 milioni di euro. «Il nuovo strumento rappresentato dal fondo di garanzia per l’export riduce il rischio per le imprese altoatesine e aumenta quindi la loro competitività», dichiara il presidente dell’EOS, Federico Giudiceandrea.

Primo contatto per le imprese che intendono usufruire del fondo di garanzia per l’export sono la Ripartizione provinciale all’economia o l’EOS – Organizzazione Export Alto Adige della Camera di commercio di Bolzano. Le imprese interessate presentano una domanda che viene inoltrata alla Cassa di Risparmio dell’Alto Adige S.p.A., gestore degli aspetti finanziari del fondo. La banca valuta la concessione della garanzia in collaborazione con la Österreichische Kontrollbank (ÖKB) che dispone del necessario know-how in questo settore.