Nel contenzioso, Coelme – Costruzioni Elettromeccaniche S.p.A. è affiancata dagli avvocati Antonio Cimino e Giorgio Trovato.
La Coelme ha appellato la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, (Sezione Terza) n. 04551/2020, di reiezione del ricorso proposto da Coelme Costruzioni Elettromeccaniche s.p.a. avverso il diniego di autorizzazione all’esportazione, opposto (d.16 febbraio 2010) dal Ministero dello Sviluppo Economico di sezionatori tripolari di propria produzione verso la società di diritto iraniano Saba Co. con sede a Teheran.
Cumulativamente, la ricorrente, oltre ad avere esteso il gravame agli atti presupposti fra i quali i pareri del competente Comitato consultivo, ha chiesto il risarcimento dei danni conseguenti alla mancata vendita dei sezionatori tripolari richiesti dalla società estera.
Nei motivi d’impugnazione la ricorrente ha denunciato la violazione dell’art. 8 Regolamento (CE) n. 1334/2000 (e dell’art. 12 del Regolamento (CE) n. 428/2009), e dell’art. 8 d.lgs. 96/2003; eccesso di potere per carenza di presupposto, atteso che l’esportazione dei prodotti Coelme non potrebbe ritenersi “non conforme alle condizioni di cui all’articolo 8 del regolamento” (CE) n. 1334/2000 (art. 8, comma 1, d.l.gs. n. 96/2003), dato che l’esportazione dei “sezionatori” non potrebbe comportare l’impiego ad uso militare, nemmeno sotto il profilo di sviamenti di destinazione; nonché il difetto di motivazione del provvedimento impugnato.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo accoglie in parte e, per l’effetto, in parziale riforma dell’appellata sentenza, annulla il diniego impugnato ai sensi della motivazione, respingendo la domanda di risarcimento danni. Condanna il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Interno, in solido ed in parti uguali, al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio in favore di Coelme Costruzioni Elettromeccaniche s.p.a liquidate complessivamente in 4000.00 (quattromila) euro, oltre diritti ed accesso di legge.
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