Trasporto ferroviario al Brennero, se ne discute a Monaco

Cox: «Il corridoio del Brennero precursore dello Spazio Ferroviario Unico Europeo».

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Gli aspetti infrastrutturali e operativi del trasporto ferroviario sull’asse tra Monaco e Verona, fondamentali per garantire il futuro esercizio della Galleria di Base del Brennero e delle relative tratte di accesso sono state al centro di una riunione dei rappresentanti internazionali del settore ferroviario, che si sono trovati a Monaco di Baviera per la riunione plenaria della Brenner Corridor Platform (Bcp).

L’evento, presieduto dal Coordinatore Europeo, Pat Cox, in qualità di presidente della Brenner Corridor Platform, è stato inaugurato con i discorsi introduttivi del ministro dei Trasporti bavarese, Christian Bernreiter, e del direttore della Camera di commercio e dell’Industria, Manfred Gößl.

Con l’avanzamento di oltre il 70% dei chilometri totali della Galleria di Base del Brennero e l’inizio dei lavori di scavo dei lotti centrali delle tratte di accesso a nord e a sud, i progressi nella realizzazione della futura infrastruttura ferroviaria sono davvero notevoli. Il modello di capacità Bcp sottolinea l’urgenza di garantire ulteriore capacità di trasporto ferroviario lungo l’intero corridoio del Brennero. Secondo questo modello, sulle linee esistenti a doppio binario tra Monaco/Trudering-Rosenheim e Ponte Gardena-Trento il pieno utilizzo della capacità sarà raggiunto entro l’orizzonte temporale del 2030.

La realizzazione di un corridoio ferroviario dedicato principalmente al trasporto merci completamente interoperabile è uno degli obiettivi dichiarati della Bcp. Grazie all’armonizzazione delle normative nazionali non sarà più necessario fermare i treni alle frontiere. L’obiettivo è consentire operazioni ferroviarie armonizzate e senza soluzione di continuità tra Monaco e Verona.

In qualità di presidente della Brenner Corridor Platform, Cox ha detto che le soluzioni sviluppate «vanno attuate quanto prima, affinché il corridoio del Brennero possa essere già oggi un precursore nell’attuazione dello Spazio Ferroviario Unico Europeo».

Sulla stessa linea d’onda anche il ministro dei Trasporti bavarese Bernreiter, che ha sottolineato l’importanza del corridoio per la Baviera: «l’asse del Brennero è una delle più importanti direttrici di trasporto di lunga percorrenza per la Baviera, poiché dobbiamo gran parte della nostra prosperità economica al transito alpino. Non dobbiamo quindi pensare solo a come evitare il traffico, bensì dobbiamo organizzarlo meglio e potenziare il trasporto ferroviario».

Intanto i cantieri in corso per migliorare la rete infrastrutturale italiana finanziata dal Pnrr stanno causando una serie di difficoltà agli operatori logistici che utilizzano la ferrovia per il trasporto merci. Nel 2024 le interruzioni pianificate comporteranno una riduzione fino al 60% della capacità ferroviaria del trasporto merci italiano. Nonostante la rimodulazione delle interruzioni pianificate nei mesi da luglio a settembre 2024 per consentire il potenziamento del nodo ferroviario di Genova, annunciata dal Gestore dell’infrastruttura, la situazione resta critica per il territorio e la portualità del Nord-Ovest del Paese, denuncia il direttore generale di Fermerci, Giuseppe Rizzi, secondo cui «i costi di produzione aumentano, anche perché itinerari alternativi più lunghi degli originari costa di più in termini di equipaggi, utilizzo della macchina. Si tratta di un moltiplicatore di costi che fa aumentare il costo/chilo in modo smisurato».

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