Luciano Rova, 70 anni, è il nuovo presidente di Itas Mutua con l’elezione da parte della prima riunione del consiglio di amministrazione riunitosi dopo l’elezione da parte dei delegati dei soci assicurati, avvenuta lo scorso 26 aprile all’assemblea dei soci.
Rova – già consigliere nei due precedenti consigli d’amministrazione, ex vice direttore generale della Compagnia, già presidente della controllata Assicuratrice Val Piave (ora VHV Italia) e uomo di grande e profonda esperienza aziendale – subentra a Giuseppe Consoli, cessato per raggiunti limiti di mandato e che ha guidato l’azienda negli ultimi tre anni.
In apertura dei lavori del consiglio, Rova dopo il sincero ringraziamento nei confronti del suo predecessore Consoli, ha rimarcato la necessità per Itas Mutua di «adattarsi ai cambiamenti e continuare ad innovare per rimanere all’avanguardia nel nostro settore come lo siamo stati negli anni, sempre guidati, però, dai valori fondamentali della mutualità intesa come servizio ai soci assicurati e delle comunità in cui operiamo e ispirati dai nostri principi originari di sobrietà e integrità morale».
Sono sette i punti cardine attorno cui Rova e il nuovo consiglio hanno costruito le linee programmatiche che guideranno l’attività del prossimo triennio:
- Mutua come scelta di campo: adesione convinta a questa forma societaria che meglio di ogni altra coniuga obiettivi di creazione di ricchezza e di benessere collettivo.
- Sviluppo tecnologico: focus su un’innovazione tecnologica che migliori il servizio ai soci e agli agenti e ottimizzi l’efficienza delle attività interne. Al centro di questa strategia si colloca l’utilizzo avanzato dell’intelligenza artificiale, integrata in diversi ambiti chiave dell’organizzazione.
- Solidità a beneficio dei soci: perseguire la solidità patrimoniale della Compagnia per metterla al riparo da dinamiche macroeconomiche ed eventi catastrofali e poter in questo modo sviluppare concretamente la mutualità.
- Rapporti con i territori: rafforzare il percorso di inclusione, creando figure referenti interne alla Mutua per garantire scambi e relazioni continuative fra i territori e la Governance, con l’intento di valorizzare le peculiarità mutualistiche.
- Rapporti con la rete agenziale: le oltre 600 agenzie ITAS in Italia rappresentano il punto di riferimento principale dello sviluppo della Compagnia, con un numero sempre crescente di Intermediari. Gli agenti costituiscono la cerniera fra Società e soci, ed è principalmente attraverso essi che ITAS può raggiungere i soci e coglierne le istanze e le esigenze.
- Investire nelle risorse interne: incrementare efficienza e servizio del personale interno a beneficio dei soci. Il dipendente è il volto della Compagnia e ne incarna gli ideali, dimostrando di saper essere parte di una Comunità che privilegia le relazioni e che pone al centro la persona.
- Il buon governo: valorizzazione delle competenze sinergiche, confronto sulle idee e sulle strategie, presenza assidua e fattiva alle attività consiliari, esprimono un modello di corporate governance di successo per tutte le componenti aziendali. Sobrietà, etica e rispetto delle idee e dei piani strategici saranno pilastri fondamentali delle politiche di sviluppo di ITAS Mutua.
Oltre alla nomina del nuovo presidente, il consiglio ha provveduto anche a completare gli altri assetti di vertice con la nomina di Alberto Pacher come vice presidente vicario e di Franco Dalla Sega e Gottfried Tappeiner come vice presidenti.
«Sono particolarmente soddisfatto degli equilibri raggiunti con queste nomine – ha detto Rova – poiché abbiamo valorizzato al massimo le altissime competenze interne con un occhio di riguardo al rispetto della rappresentanza di genere, un aspetto che ritengo costituisca fattore di arricchimento e utile confronto. In particolare al vice presidente vicario Alberto Pacher e ai due vice presidenti Franco Dalla Sega e Gottfried Tappeiner – grazie alla loro esperienza e conoscenza del territorio – ho chiesto di supportarmi per rappresentare al meglio ITAS sia nei territori elettivi del Trentino e dell’Alto Adige, sia fuori dai confini regionali dove ormai la Compagnia sviluppa oltre il 70% dei propri servizi».
Il consiglio ha confermato ad Alessandro Molinari (53 anni) i compiti e tutte le deleghe operative di amministratore delegato, che ha ringraziato della rinnovata fiducia alla guida della più antica compagnia assicurativa italiana, dichiarando che «il lavoro prosegue nel solco tracciato, ma con una spinta a fare ancora meglio grazie alle solide fondamenta costruite in questi ultimi anni, fatte di patrimonio tangibile, ma anche di relazioni locali e internazionali».
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