Il Gruppo ITAS chiude il bilancio 2023 con raccolta premi a 1,2 miliardi

Aumenta anche il patrimonio netto a 640 milioni e con l’indice di solvibilità di gruppo a 225%. Utile netto a 28,7 milioni di euro.

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gruppo itas mutua

Il consiglio di amministrazione di ITAS Mutua ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2023. Nonostante un anno caratterizzato da danni causati da eventi naturali senza precedenti e un contesto macroeconomico che ha mantenuto una forte instabilità, il bilancio di ITAS certifica un deciso rafforzamento patrimoniale, un consolidamento della solvibilità e una crescita sia della raccolta premi che del numero di soci assicurati, il tutto in linea con gli obiettivi di Piano.

E proprio a causa dei pesanti sinistri catastrofali derivanti da eventi climatici estremi che hanno colpito il Centro Nord del Paese, il gruppo ITAS ha chiuso l’esercizio con un risultato netto in diminuzione rispetto al 2022, pur tuttavia registrando un utile netto pari a 28,7 milioni di euro e una significativa crescita del patrimonio netto e un robusto indice di solvibilità di fine 2023 pari al 223%, in incremento rispetto al precedente esercizio (+7 p.p.).

Nel settore danni, l’esercizio ha visto una sostenuta e generalizzata ripresa del volume d’affari, sopra la media di mercato. Il Gruppo ITAS, infatti, ha chiuso il 2023 con ricavi assicurativi derivanti da contratti emessi per 801 milioni di euro (+9,3% rispetto al precedente esercizio) con ricavi cresciuti in maniera equilibrata nei vari comparti per oltre 68 milioni di euro. La crescita è stata spinta principalmente dal comparto Auto (+17,0%) e dal comparto property ed R.C. generale, che evidenziano un aumento di 26,2 milioni di euro. Per quanto riguarda il comparto Auto, l’aumento è imputabile principalmente allo sviluppo di azioni a sostegno del premio medio – per mitigare almeno in parte gli effetti negativi dell’inflazione – e della nuova produzione.

Con riferimento al comparto non Auto, la crescita dei premi è stata pari all’8,2% rispetto al 2022, concentrata prevalentemente nel portafoglio Property (+11,4%) e nel portafoglio R.C. Generale (+4,8%).

In generale, come già evidenziato, il segmento danni nel 2023 è stato caratterizzato da un ruolo straordinario degli effetti negativi provocati da fattori atmosferici. Il “combined ratio” conservato è risultato pertanto in peggioramento e si attesta al 99% (91,1% nel 2022) tenuto altresì conto dell’effetto di sconto delle passività assicurative.

Per quanto riguarda il comparto Vita, la raccolta complessiva dei premi raggiunge l’ammontare di 340,6 milioni di euro, con una contrazione del 5,7% rispetto all’esercizio precedente. Da evidenziare che la diminuzione si è registrata solo per effetto dell’andamento delle polizze relative a “Assicurazioni sulla durata della vita umana” afferente alle gestioni separate (-18,1% rispetto al 2022).

Rimane invece positivo il trend dei rami sui quali la Compagnia ha puntato nel proprio piano strategico: le polizze legate al rischio di non autosufficienza, hanno registrato una performance del +27,4% e anche lo sviluppo di Plurifonds – il Fondo pensione aperto di ITAS Vita – prosegue la sua dinamica di crescita, mantenendosi tra i principali fondi pensioni aperti del settore assicurativo per dimensione e per risultati. I premi emessi sono stati in crescita rispetto al 2022 di 6,3 milioni di euro attestandosi a 190,4 milioni di euro (184,1 milioni nel 2022). Le nuove adesioni hanno registrato un importante incremento (oltre 12.000 unità in più rispetto al 2022) portando il numero degli aderenti a superare le 118.000 unità.

«In un anno – il 2023 – funestato da eventi naturali disastrosi, che hanno impattato in maniera straordinaria e mai vista prima il settore assicurativo, ITAS Mutua ha saputo confermarsi come un player assicurativo solido, attento alla gestione economica e affidabile nei confronti dei propri soci – afferma Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale -. A fronte infatti di oltre 220 milioni di euro di danni da eventi naturali, la Compagnia ha saputo fornire veloce e adeguata protezione ai soci colpiti e nel contempo mantenere in sicurezza i conti della Compagnia. Lo testimonia il dato in incremento del Solvency Ratio, cresciuto di 7 punti, e il rafforzamento del Patrimonio della Compagnia».

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