Il comune del Veronese inizia a raccogliere i frutti della collaborazione con l’impianto AGSM costruito in un’area protetta. Iniziativa unica in Italia premiata da Legambiente
Impossibile non scorgerlo, anche in lontananza, quando si viaggia lungo l’asta dell’Adige, tra Verona e Trento. Sia che si vada in automobile o in treno, le quattro grandi pale eoliche che sovrastano il promontorio di Rivoli Veronese giusto da un anno producono un quantitativo di energia di nove volte superiore al fabbisogno dei suoi cittadini, che già per la casa possono pagare l’energia elettrica a prezzi all’ingrosso.
Ora le pale eoliche di Rivoli Veronese, paese a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda, saranno anche un’opportunità di investimento per i risparmiatori. L’iniziativa è stata presentata alla comunità da Paolo Paternoster presidente di Agsm, multiutility veronese presente in 4.000 comuni italiani, che ha deciso di condividere i vantaggi dell’impianto eolico di sua proprietà attraverso una innovativa proposta di investimento riservata alle 700 famiglie (e, in subordine, alle aziende) del territorio. Si tratta di un’iniziativa tutta nuova rivolta ad una comunità che – al contrario di quanto succede in questi casi – è stata coinvolta fin dall’inizio e ha voluto fortemente l’impianto. E che ora ha l’opportunità di “monetizzare” un progetto che lo scorso 7 maggio a Milano, in occasione della fiera Solarexpo, ha vinto il Premio “Comuni rinnovabili” di Legambiente per “(…) il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato”. Un impianto che è già diventato mèta di escursioni, che attrae turisti e curiosi da tutt’Italia, complice l’area in cui è inserito.
Ad un anno dall’attivazioend ell’impianto, realizzato in soli 4 mesi dopo 7 anni di pastoie burocratiche, il frutto più insolito della collaborazione tra comune e cittadinanza di Rivoli, da una parte, e AGSM, dall’altra. La multi utility posseduta interamente dal comune di Verona intende scorporare in un’apposita società il parco eolico veronese, dando vita ad una realtà autonoma che possa essere compartecipata a basso rischio dai residenti. Ecco la formula dell’investimento obbligazionario che partirà a breve (non appena saranno raccolte le adesioni di almeno 200 residenti e un controvalore di un milione di euro, il 50% del plafond), che garantirà un tasso di interesse del 6,5% fisso, valore ben superiore alla media nazionale dei fondi se si considera il rating più che positivo della multiutility. Gli importi riservati alle famiglie (e solo in seconda istanza alle imprese) vanno da 1.000 a 30.000 euro per 7 anni, con possibilità per l’investitore, in caso di necessità, di uscita anticipata dopo il terzo anno. «Un progetto pilota che, se a buon fine, indurrà AGSM a considerare addirittura l’ipotesi “Public Company” nella quale i cittadini stessi diventerebbero azionisti del parco» ha detto il presidente di Agsm Paternoster, che ora spera che «il riassetto legislativo del settore in corso presso l’Autorità dell’energia non comporti penalizzazione per gli investimenti già attivati».
L’impianto eolico “Monte Mesa” di Rivoli (Verona), comune di circa 2.100 abitanti (700 famiglie), ha prodotto nel suo primo anno di attività una produzione di 15 milioni di chilowattora registrati. Non è questa l’unica peculiarità del sito. La sindrome del “not in my back yard” (non nel mio cortile), che puntualmente si registra quando si parla di eolico o di altre strutture ad alto impatto visivo o ambientale, si è verificata al contrario, ed è proprio grazie all’interesse dei cittadini e dell’amministrazione comunale che si è arrivati a un modello di armonizzazione delle torri eoliche con il territorio. «La storia ha avuto inizio 8 anni fa, dopo la prima telefonata del sindaco – ha detto il direttore generale di AGSM, Giampietro Cigolini – da lì abbiamo capito che assieme potevamo fare un buon lavoro, perché puntavamo tutti allo stesso obiettivo». In questi annii AGSM – assieme a Legambiente e al Corpo forestale – ha messo in atto una serie importante di misure ambientali, spostando e ricreando il particolare habitat “arido” della zona che è soggetta a tutela. Un lavoro certosino, che ha portato a raccogliere, separare e conservare le sementi indigene di tutte le specie di orchidee selvatiche, attraverso l’allargamento dei prati aridi e la mappatura non solo delle specie di orchidee ma di tutti i singoli esemplari (23) mitigando al massimo gli impatti del cantiere. E ancora, la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra le pale e la bellezza del paesaggio circostante: un autentico sentiero didattico (che si collega alla pista che porta direttamente a Verona) che consentirà di visitare gli aerogeneratori passando a fianco dei prati aridi e usufruendo di pannelli e didascalie di spiegazione dell’impianto eolico stesso e delle specie floristiche del sito.
L’impianto è progettato e realizzato totalmente da AGSM, composto da 4 aerogeneratori installati sul Monte Mesa nel territorio di Rivoli Veronese, ciascuno alto 78 metri e dotato di un rotore di 92 metri di diametro complessivi composto da 3 pale di 45 metri ciascuna. Ogni aerogeneratore produce una potenza di 2 MW, per un totale di 8 MW, prodotta dal vento in regime di brezza dalla mezzanotte alle 10 del mattino. Durante il giorno (dalle 14 alle 19) le pale ruotano più lentamente rivolte verso sud.
Grazie alle particolari condizioni geo-morfologiche della zona, sulla sponda destra della Val d’Adige – a cavallo tra le Colline Moreniche e il Lago di Garda – l’impianto di Rivoli si sta rivelando mediamente più performante degli altri parchi eolici in Italia. A breve si aggiungeranno altre 2 pale che AGSM sta progettando in collaborazione con il comune di Affi a poca distanza.
Nei primi 12 mesi di attività (in funzione dal 29 marzo 2013) l’impianto ha prodotto circa 15 milioni di chilowattora (risultato notevole, considerando il periodo di avviamento) corrispondente al consumo di 15.000 persone. Una quantità di energia in grado di coprire il fabbisogno di 5.000 famiglie, pari a 9 volte il consumo del comune di Rivoli.
Il premio “Buona Pratica di Comuni Rinnovabili 2014” di Legambiente è stato assegnato il 7 maggio 2014 alla Comunità del parco eolico di Rivoli Veronese (VR) “uno dei parchi eolici più interessanti in Italia”. “L’impianto – secondo la motivazione del premio – realizzato sul Monte Mesa in un area Sic tutelata per l’habitat di prati aridi e orchidee, è premiato per il processo di confronto con il territorio sulle scelte di localizzazione degli aerogeneratori, di conservazione dei prati aridi e delle orchidee in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, di fruizione dell’area che sarà collegata al sistema delle piste ciclabili della Val d’Adige”.
Per l’impianto di Monte Mesa i traguardi non finiscono qui: secondo il presidente di AGSM Paternoster “se le condizioni lo permetteranno potremmo studiare l’implementazione di sistemi di accumulo dell’energia prodotta in gran parte di notte, quando la domanda è più bassa, per poi consentirne lo sfruttamento durante le ore diurne. Potrebbe essere l’occasione per sperimentare l’eccellenza del Veneto in questa tecnologia ricorrendo alle competenze di un leader del settore come la vicentina Fiamm». L’impegno di AGSM verso le energie rinnovabili non si ferma al vento: si guarda con molta attenzione allo sfruttamento dell’acqua del fiume Adige, che garantisce portate abbondanti e costanti lungo l’arco dell’anno, per sfruttare i piccoli salti lungo il suo corso con impianti a flusso, cosa che consentirebbe la produzione di altre decine di megawatt di energia pulita, rinnovabile e a basso costo.