Prima visita in Alto Adige del ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz

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pab arno Kompatscher con il Ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz 1A Palazzo Widmann Kompatscher ha discusso sulle trattative romane sul finanziamento dell’autonomia, il tunnel di base del Brennero e la cooperazione transfrontaliera nell’ambito dell’Euroregione

Prima visita ufficiale del ministro degli esteri austriaco Sebastian Kurz in Alto Adige, il secondo da quando alla presidenza della provincia è stato eletto Arno Kompatscher.

Già nel corso del primo incontro fra Kompatscher e Kurz, avvenuto lo scorso gennaio a Vienna, era stata ribadita la centralità della questione altoatesina per il governo austriaco, che aveva confermato di seguire con attenzione il dialogo fra Roma e Bolzano adempiendo alla sua funzione di potenza tutrice nei confronti dell’Alto Adige. Ora Kompatscher ha aggiornato il ministro Kurz sullo stato delle trattative, sottolineando l’impegno della Giunta provinciale per convincere non solo il governo nazionale, ma anche le altre regioni italiane, che le riforme costituzionali non devono pesare sulle spalle delle autonomie speciali.

«Non si tratta di rendere più “normali” le regioni “speciali” – ha spiegato Kompatscher – ma di dare più autonomia alle regioni ordinarie. Da questo punto di vista stiamo aprendo un fronte comune con il Trentino e le altre regioni del Nord per rivedere le modalità di finanziamento in un’ottica di chiarezza, stabilità e pianificazione». Tra gli altri temi oggetto di intense trattative lungo l’asse Roma-Bolzano vi è poi il tunnel di base del Brennero (BBT), con particolare attenzione alle tratte d’accesso.

Per il ministro Kurz, il BBT è un progetto che deve continuare ad avere la massima priorità a livello non solo nazionale, ma anche europeo, in quanto consentirà di migliorare il traffico e la qualità di vita degli abitanti a nord e a sud del Brennero. A proposito di confini, il governo austriaco ha confermato la grande importanza della cooperazione transfrontaliera nell’ambito del GECT Euregio, soprattutto nei settori della cultura, della formazione, dell’ambiente e della mobilità.