Stagione della Società dei concerti di Trieste, chiude il duo Lonquich-Widmann

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Carolin-Widmann-ilnordestAppuntamento lunedì 28 aprile al Politeama Rossetti con pagine di Schumann e Mozart

Saranno due affermati solisti tedeschi, abituali protagonisti delle principali stagioni dei maggiori teatri e festival internazionali, i protagonisti dell’ultimo appuntamento della stagione 2013-2014 della Società dei Concerti. Sul palco del Politeama Rossetti il 28 aprile alle 20.30 saliranno la violinista Carolin Widmann e il pianista Alexander Lonquich, che si uniranno in un recital nel segno di Schumann e Mozart, dando così vita a un duo di altissima qualità artistica ed interpretativa. 

I due non sono nuovi a questo genere di collaborazioni e repertorio: proprio con le incisioni di opere di Schubert e Schumann Carolin Widmann ha ricevuto importanti riconoscimenti di critica, tra cui il “Diapason D’Or” e il “German Record Critics’ Award”. Allo stesso modo, per le sue incisioni, Alexander Lonquich ha scelto Mozart e Schumann. Oltre a Schubert, che ha segnato una svolta nella sua carriera, perché nel 1977 il pianista tedesco ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande, dedicato proprio al compositore viennese. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista.

Un importante ruolo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, nel corso degli ultimi anni ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann ed ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or” nel 1992, il “Premio Abbiati” nel 1993 e il “Premio Edison” in Olanda nel 1994. Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e, tra le altre, con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.

Negli ultimi anni Alexander Lonquich è apparso in tutte le più importanti sale da concerto italiane: il Teatro Carlo Felice di Genova, il Conservatorio e il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma, il Conservatorio di Torino, il Parco della Musica di Roma e molti altri.

Non è da meno la sua partner in questo concerto, perché Carolin Widmann, originaria di Monaco di Baviera, proprio lo scorso anno, a marzo, è stata nominata ‘artista dell’anno’ agli “International Classical Music Awards” e l’attuale stagione la vede protagonista di due importanti debutti, con l’Orchestra Reale Danese diretta da Sir Simon Rattle e con la Filarmonica Ceca diretta da Ingo Metzmacher. Come solista Carolin Widmann si è esibita con numerose orchestre di grande prestigio quali la Gewandhausorchester di Lipsia, l’Orchestre National de France, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Tonhalle-Orchester di Zurigo, l’Orchestra Sinfonica della Radio di Vienna, l’Orchestra Filarmonica di Londra, l’Orchestra Sinfonica della BBC, e la Filarmonica Cinese di Pechino. Ha inoltre collaborato con importanti direttori d’orchestra quali Riccardo Chailly, Sir Roger Norrington, Sylvain Cambreling, Vladimir Jurowski, Emanuel Krivine, Peter Eötvös ed Heinz Holliger. Nel 2006 il suo CD di debutto, intitolato Reflections I, è stato nominato “Critics’ Choice” dalla “German Record Critics’ Award Association”. Carolin Widmann, come Lonquich, è un musicista da camera molto attivo.

Per questa serata della Società dei Concerti proporranno un programma che partirà con la Sonata per violino e pianoforte n.1 in la minore, op. 105, di Schumann, per poi passare alla Sonata in la maggiore K526 di Mozart e chiudere nuovamente sulle note di Schumann, con la Sonata n.2 per violino e pianoforte in re minore (Grosse Sonate), op. 121.