Nuova disciplina per la concessione delle spiagge demaniali

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La giunta regionale del Veneto vara il disegno di legge

La Giunta veneta ha dato il “via libera”, su iniziativa dell’assessore Marino Finozzi, al disegno di legge che disciplina le concessioni demaniali a finalità turistiche, primo del genere in Italia. Il documento passerà all’esame del Consiglio regionale per la definitiva approvazione dopo la formalizzazione da parte della Giunta stessa nella prossima seduta.

Marino Finozzi“L’iniziativa – ha ricordato Finozzi – si rifà ad una direttiva europea del 2006, la quale prevede che, nel contesto della libera concorrenza, tutte le concessioni demaniali debbano essere assegnate tramite gara. L’Italia non ha ancora recepita, ma ha ottenuto uno slittamento dell’applicazione al 2015. La regione Veneto si è attivata, considerato il ruolo di primato nazionale nell’economia dell’ospitalità, con l’intento di raggiungere tre obiettivi finalizzati a mantenere al massimo livello l’offerta turistica regionale. Dobbiamo infatti mantenere alta la qualità del nostro turismo evitando che vi sia un disincentivo all’investimento in vista delle gare. Vogliamo inoltre garantire anche l’investimento di chi ha già speso per migliorare l’offerta turistica. Vogliamo assicurare al territorio la possibilità di un supporto finanziario per la promozione e la valorizzazione”.

La questione interessa i comuni costieri del Veneto, dove insistono le 655 concessioni oggi esistenti. Il disegno prevede concessioni senza investimenti, della durata di 5 anni e concessioni con investimenti, la cui durata potrà variare tra i 6 e i 30 anni a seconda dell’investimento migliorativo. In entrambi i casi sono escluse le spese sostenute per la manutenzione ordinaria. Il miglioramento dell’offerta riguarderà sia l’investimento diretto sull’area in concessione, sia la quota di concorso del concessionario alla spesa per il miglioramento e la valorizzazione del turismo, dei servizi ai turisti, la conservazione e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, effettuati dalla regione o dal comune. Non ci sarà nessun rinnovo automatico, ma il concessionario uscente avrà diritto ad un indennizzo per l’investimento eventualmente effettuato. I dettagli attuativi, rispetto alle singole problematiche turistiche del territorio verranno regolati dai comuni sulla base dei criteri generali indicati dalla futura legge.