A22, biossido d’azoto da tre anni oltre i limiti UE

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A22 traffico vacanze gennaio 2005 1L’inquinamento da traffico è rilevante. Baratter: «indispensabile intervenire». Pardatscher: «disponibili ad agire, se dal Governo vengono precise disposizioni»

L’autostrada del Brennero (A22) è una rilevante fonte d’inquinamento ambientale, specie per gli ossidi d’azoto (NO2) che da tre anni sono oltre i limiti di 40 microgrammi per mero cubo di media annuale imposti dall’Unione Europea.

Nel 2011 tale valore è stato di 63 microgrammi, nel 2012 di 58 e nel 2013 56. Valori in calo dovuti al minor traffico in viaggio lungo l’arteria a causa della crisi economica, ma sempre oltre i valori di legge. Un inquinante pericoloso, prodotto in gran parte dal traffico veicolare, la cui prolungata esposizione anche in basse concentrazioni può causare diverse danni alla salute di chi vive lungo l’arteria autostradale, ad iniziare da patologie all’apparato respiratorio che possono portare anche al decesso i soggetti più esposti, come bambini e asmatici.

Dinanzi al possibile rischio che l’Unione Europea apra una procedure d’infrazione a carico dell’Italia per il mancato rispetto della normativa, ci s’interroga su come ridurre l’inquinamento. Per il capogruppo del Patt (e cittadino lagarino che vive a stretto contatto con l’autostrada) Lorenzo Baratter «ridurre l’inquinamento causato dall’A22 è un obbligo morale e sarebbe utile potenziare le stazioni di rilevamento che oggi sono una sola, ad Avio, e per di più posta in una zona rurale. Mi domando quali valori emergerebbero se le rilevazioni fossero eseguite in uno degli attraversamenti urbani di A22».

Da parte dell’autostrada, l’amministratore delegato Walter Pardatscher si dichiara disponibile «ad attivare le soluzioni del caso, ad iniziare dalla riduzione del limite di velocità, specie nei tratti di attraversamento urbano, sempre che dalle istituzioni ci vengano precise disposizioni in merito, visto che come gestori non abbiamo in merito libertà decisionale».