Il governatore altoatesino rilancia per un nuovo stile e una politica ambiziosa. Se il Consiglio non sostiene la Giunta, tutti a casa e nuove elezioni
Sgravi fiscali effettivi, risparmi programmati, riforma dell’autonomia: per poter affrontare le sfide complesse che attendono l’Alto Adige, per poter affermare una politica ambiziosa e con un nuovo stile, il presidente della Provincia Arno Kompatscher e la Giunta vogliono avere il sostegno del Consiglio provinciale. Per questo, nella sua relazione al bilancio, Kompatscher ha annunciato di collegare la votazione sulla legge con la fiducia alla sua squadra.
Il caso delle pensioni dei consiglieri regionali e lo stillicidio di reazioni e strascichi che provoca ogni giorno sia nella SVP, partito di maggioranza in Alto Adige che tra la popolazione, ha indotto il presidente Kompatscher a deviare dall’impostazione originaria della relazione programmatica al bilancio per porre al centro del suo intervento la questione dei vitalizi e le sue conseguenze. Kompatscher ha parlato di perdita di fiducia e di credibilità della classe politica: «un’indignazione condivisibile, sia per come si è arrivati alla regolamentazione sia per il suo contenuto». Il nuovo presidente che si è ritrovato sul suo tavolo quanto fatto dal precedente governo lo ha definito «il fallimento generale della politica in Alto Adige». Per riguadagnare la fiducia dei cittadini in modo trasparente Kompatscher ha confermando passi concreti: la cancellazione dei contributi pensionistici per i politici in carica e il riesame di quanto già corrisposto tra anticipi e altri versamenti. Quanto si potrà revocare sul piano giuridico, sarà revocato, ha ribadito Kompatscher, sottolineando che «i risparmi effettivi, che confido ci saranno, saranno reinvestiti in misure sociali».
Non passa giorno che non venga messa in discussione anche la legittimità della Giunta provinciale, ha proseguito Kompatscher, proprio ora che l’Alto Adige si trova davanti a sfide che richiedono la massima capacità di azione. Per questo il presidente ha annunciato che collegherà alla votazione sulla legge di bilancio, espressione di un nuovo stile e di una politica ambiziosa, la fiducia alla sua Giunta. Un chiarimento che ritiene necessario per poter proseguire nel lavoro impostato «non a vantaggio di singoli o di categorie di interesse, ma della nostra terra, del benessere dei cittadini che ci hanno affidato precise responsabilità». Senza la fiducia, e senza una successiva nuova maggioranza nel giro di 90 giorni, lo Statuto prevede lo scioglimento del Consiglio provinciale e l’indizione di nuove elezioni.
In apertura del suo intervento, in merito al lavoro concreto della Giunta provinciale il Kompatscher ha ricordato i passi fiscali già avviati, definiti “rivoluzionari”: gli sgravi fiscali per cittadini e imprese che arrivano a 93 milioni di euro (la “no tax area” fino a 20.000 euro per l’IRPEF, riduzione dello 0,1% dell’IRAP, riduzioni nella nuova imposta immobiliare comunale IMI sia per le abitazioni che per i beni strumentali). E poi lo stop ai contributi a pioggia, per consentire di smaltire un arretrato di 350 milioni di euro. Una misura varata «anche grazie al senso di responsabilità delle categorie economiche». Sgravi fiscali significano però minori introiti, il che rende necessarie misure di risparmio: ne saranno comunque esenti – ha sottolineato Kompatscher – gli ambiti strategici come il welfare, l’istruzione, la ricerca e l’innovazione. Nella sua relazione, il governatore ha accennato poi allo sviluppo dell’autonomia e alla riforma costituzionale collegata, che da un lato deve rispettare lo Statuto speciale e dall’altro rappresenta un’opportunità per ampliare la forma di autogoverno locale.