Le PMI spingono l’export del “Made in Italy” (+4,1%), in controtendenza rispetto al trend totale (-0,4%)

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giuseppe-sbalchiero-ilnordestSbalchiero: «il rilancio dell’economia comincia dagli artigiani veneti»

«Le piccole imprese sono in pole position nella corsa del “Made in Italy” sui mercati internazionali. E quelle del Veneto sono protagoniste.

15 miliardi e mezzo di euro il valore delle loro esportazioni (secondo dato nazionale dopo quello lombardo e pari alla somma di Toscana, Emilia Romagna e Puglia); quasi un quarto del totale delle esportazioni nazionali delle otto divisioni manifatturiere a maggiore concentrazione di PMI; una crescita nei primi 9 mesi del 2013 del +3,8% (ottavo risultato in Italia) davvero lusinghiera se si considera da dove partiamo». Ad affermarlo Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto sulla base dei dati contenuti nell’ultimo rapporto di Confartigianato dal quale emerge che le vendite all’estero dei prodotti delle piccole imprese sono in controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle nostre esportazioni che, nel 2013, hanno fatto registrare una diminuzione dello 0,4%.

A spingere i prodotti del “Made in Italy” all’estero sono i settori manifatturieri con la maggiore presenza di micro e piccole imprese e che rappresentano il 26,3% del totale dell’export manifatturiero nazionale: tra gennaio e settembre 2013 in Italia sono volati nel mondo prodotti realizzati dalle piccole imprese per un valore di 72,9 milioni di euro, con un aumento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2012.

In questa tormentata fase di recupero dell’economia italiana anche la domanda estera presenta alcune incertezze: in una stima preliminare, il Fondo monetario internazionale ha previsto che le esportazioni extra Ue dell’Italia di gennaio 2014 segneranno una flessione del 2,7% rispetto a gennaio 2013. In questo contesto turbolento, a tenere alta la bandiera “Made in Italy” nel mondo sono soprattutto i prodotti in pelle che mostrano un aumento del 7,1% del valore delle esportazioni. Bene anche il settore alimentare (+5,2%), gli articoli di abbigliamento (+2,8%), i prodotti in metallo e i mobili (+1,8%).

«Il rilancio dell’economia italiana – conclude Sbalchiero– comincia dagli artigiani veneti. La vocazione all’export è uno dei tanti punti di forza dell’artigianato e delle piccole imprese che, nonostante la crisi, sanno conquistare i mercati esteri con l’alta qualità dei prodotti “Made in Italy” e costituiscono una componente fondamentale dell’economia italiana. Che Italia sarebbe senza le piccole imprese? E’ ora di pensarci e di passare ad azioni concrete per liberare le piccole imprese dai troppi costi ed ostacoli che ne comprimono le potenzialità. E’ ora di cambiare. Se si vuole davvero uscire dalla crisi e rilanciare la nostra economia bisogna iniziare a valorizzare il patrimonio produttivo delle piccole imprese italiane».


Export nel totale divisioni Manifatturiere a più alta concentrazione di addetti in micro e piccole imprese* per regione

I-III trim. 2013 cumulato, incidenza, quota su totale export manifatturiero, rango e variazione % rispetto stesso periodo del 2012

Provincia

TOTALE MANIFATTURIERO

TOTALE 8 DIVISIONI AD

ALTA CONCENTRAZIONE DI MPI

Export

mln euro

Var. %

tendenz.

Export

mln euro

%

Quota su export manifatturiero

Rank

Var. % tendenz.

Abruzzo

4.970,7

-3,0

883,3

1,2

17,8

14

-6,0

Basilicata

623,1

-17,5

67,4

0,1

10,8

17

-3,2

Calabria

233,1

-6,2

77,8

0,1

33,4

6

-2,3

Campania

6.768,4

0,5

2.791,0

3,8

41,2

2

4,7

Emilia-Romagna

36.997,3

2,2

9.756,7

13,4

26,4

10

5,7

Friuli-Venezia Giulia

8.494,9

-0,6

2.248,4

3,1

26,5

9

4,1

Lazio

12.663,5

-0,5

1.236,6

1,7

9,8

18

-10,2

Liguria

4.302,1

-6,5

707,5

1,0

16,4

16

1,9

Lombardia

78.149,7

-0,1

17.879,2

24,5

22,9

12

3,0

Marche

8.574,9

12,4

3.425,7

4,7

40,0

4

3,2

Molise

260,3

-10,2

84,7

0,1

32,6

7

-18,1

P.A. Bolzano

2.317,9

5,4

965,6

1,3

41,7

1

8,2

P.A. Trento

2.331,7

1,3

394,5

0,5

16,9

15

-7,4

Piemonte

29.863,0

2,9

5.395,4

7,4

18,1

13

2,8

Puglia

5.062,5

-14,2

1.203,7

1,7

23,8

11

5,3

Sardegna

4.004,4

-13,4

198,8

0,3

5,0

20

0,0

Sicilia

7.760,5

-15,7

344,1

0,5

4,4

21

1,7

Toscana

22.776,9

-2,6

8.694,9

11,9

38,2

5

8,6

Umbria

2.581,4

-7,9

835,6

1,1

32,4

8

13,6

Valle d’Aosta

423,9

-3,2

41,5

0,1

9,8

18

-5,1

Veneto

37.813,5

2,0

15.569,2

21,4

41,2

2

3,8

Nord-Ovest

112.738,8

0,4

24.023,6

33,0

21,3

3

3,3

Nord-Est

87.955,3

1,9

28.934,4

39,7

32,9

1

4,4

Centro

46.596,6

0,1

14.192,8

19,5

30,5

2

5,6

Mezzogiorno

29.683,0

-9,7

5.650,9

7,8

19,0

4

2,0

Province non specificate e altri stati membri

419,1

3,8

87,6

0,1

20,9

-5,1

ITALIA

277.392,8

-0,4

72.889,3

100,0

26,3

4,1

* divisioni con % addetti di imprese <50 addetti su totale addetti di divisione>=60% nel 2011 in Italia, Ateco 2007

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

Export: i settori più alta concentrazione di addetti in micro e piccole imprese*

I- III trim. 2013 cumulato e variazione % rispetto spesso periodo del 2012 – escluso Stampa con quota dello 0,01%

Export nel totale divisioni Manifatturiere a più alta concentrazione di addetti in micro e piccole imprese* per provincia (Veneto)

I-III trim. 2013 cumulato, incidenza, quota su totale export manifatturiero, rango e variazione % rispetto spesso periodo del 2012

Provincia

TOTALE MANIFATTURIERO

TOTALE 8 DIVISIONI

AD ALTA CONCENTRAZIONE DI MPI

Export

mln euro

Var. %

tendenz.

Export

mln euro

%

Quota su export manifatturiero

Rank

Var. % tendenz.

Belluno

2.235,9

2,5

1.721,8

2,4%

77,0

4

5,3

Padova

6.375,4

1,7

1.898,1

2,6%

29,8

54

4,8

Rovigo

911,5

-7,2

276,8

0,4%

30,4

51

2,7

Treviso

7.712,9

3,5

3.686,3

5,1%

47,8

20

0,9

Venezia

2.916,4

1,1

878,6

1,2%

30,1

52

4,3

Verona

6.356,1

-0,2

2.235,2

3,1%

35,2

38

4,6

Vicenza

11.305,2

3,4

4.872,4

6,7%

43,1

30

4,7

ITALIA

277.392,8

-0,4

72.889,3

100,0

26,3

4,1

* divisioni con % addetti di imprese <50 addetti su totale addetti di divisione>=60% nel 2011 in Italia, Ateco 2007

Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat

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