In Trentino la giunta Fugatti s’accanisce sulle famiglie con figli, evitando di adeguare l’Isee all’andamentodell’inflazione. Secondo le stime di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, mentre lo Stato, con l’indicizzazione al costodella vita, ha allargato le maglie dell’Isee alzandolo dell’8,1% sterilizzando in modo permanente gli effettidell’inflazione del 2022, la Provincia di Trento, solo con la decisione di computare l’assegno unico universale, le stringe ulteriormente imponendo una sorta di tassa automatica di quasi il 9% a carico delle famiglie.
Secondo i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil del Trentino, «in media una famiglia con due figli percepisce 3.300 euro l’anno di assegno unico statale, che vale un incremento di 0,025 punti Icef, che corrisponde ad un 9% del valore soglia di 0,30. In questo modo, molte famiglie supereranno la soglia e saranno tagliate fuori dal beneficio, mentre tutte le altre subiranno una decurtazione dell’assegno provinciale perché verranno considerate più ricche».
Questa, secondo Cgil, Cisl e Uil del Trentino, è la diretta conseguenza della decisione della Giunta Fugatti di computare ai fini Icef – l’indicatore che in Trentino determina, per esempio, l’accesso all’Assegno unico familiare, all’Assegno di cura, ai canoni sostenibili Itea e i regimi tariffari per le famiglie – anche il nuovo Assegno unico universale con cui lo Stato, a partire dallo scorso anno, ha rivoluzionato e ampliato le misure nazionali per le famiglie con figli.
Il presidente leghista del Trentino, Maurizio Fugatti, ha difeso l’operato del governo provinciale dichiarando un impatto pressoché nullo della decisione sull’Assegno unico universale, mentre i sindacati hanno contestato le stime della Provincia, rilanciando la richiesta di indicizzare l’Icef al costo della vita per neutralizzare gli effetti dell’inflazione sulle famiglie.
«Lo ha fatto lo Stato – ricordano i sindacati -, l’Autonomia speciale no. In assenza di questa misura si contribuisce ad impoverire i nuclei familiari, in primis quelli con figli, scardinando l’impianto del welfare familiare provinciale».
Sul tema interviene anche il candidato presidente di Alternativa Popolare per il Trentino, Sergio Divina, secondo cui «la giunta Fugatti finisce in malo modo la propria esperienza di governo, contribuendo ad impoverire ancora di più le famiglie trentine, che già sopportano un maggiore costo della vita rispetto alla media italiana. Non mi sembra il miglior viatico per tentare la sua già difficile rielezione».
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