I consumi delle famiglie tornano ai livelli di normalità

Indagine di Confcommercio. Pesa la spinta del turismo. Sangalli: «ricordare che i consumi valgono il 60% del Pil nazionale».

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consumi delle famiglie

Secondo l’Ufficio studi di Confcommercio, i consumi delle famiglie italiane stanno tornano ai livelli di normalità, anche se rimangono ancora lontani dal picco del 2007. «Nel 2022 – con 20.810 euro pro capite – la spesa delle famiglie è ancora inferiore ai livelli del 2019 (20.914 euro) e nel 2024 non saranno recuperati i livellidi picco del 2007 (21.365 euro contro i 21.569 euro) – afferma la nota di Confcommercio -. Il 2023, tuttavia, si può definire come l’anno del ritorno alla normalità grazie soprattutto al consistente contributo della filieraturistica che, rispetto all’anno scorso, registra aumenti consistenti per viaggi, vacanze e alberghi (+23,6%), servizi ricreativi e culturali (+9,7%), bar e ristoranti (+8%). In attesa della ripresa della manifattura esportatrice sono questi i pilastri del terziario di mercato da cui può derivare una maggiore crescita economica auspicabilmente sostenuta anche da riforme e investimenti del Pnrr».

Sono i telefoni cellulari e a seguire i computer e in generale i prodotti multimediali, i grandi protagonisti del cambiamento delle abitudini dei consumi delle famiglie italiane negli ultimi trent’anni. Secondo un’analisi dell’Ufficio studi Confcommercio, dal 1995 al 2023 la spesa pro capite per i computer e i prodotti affini è aumentata del 786%, ma il vero boom riguarda proprio il settore dei cellulari con un incremento di spesa “clamoroso” che dal 2007 è passato da +696,7% a +5.339%.

In forte crescita, all’interno del comparto del tempo libero, anche i servizi ricreativi e culturali (+93%); in calo i pasti in casa (-11,2%), mobili ed elettrodomestici (-5,1%) e il consumo di elettricità e gas (-12,2%), anche in virtù della riduzione degli sprechi e delle politiche di risparmio energetico.

Commentando l’analisi dell’Ufficio studi sui consumi degli italiani dal 1995 al 2023, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha osservato come «la crescita dei servizi e del turismo potrebbero riportarequest’anno i consumi ad un livello di normalità. Consumi peraltro che valgono il 60% del Pil. L’economia però è in fase di rallentamento e alcuni nodi sono ancora irrisolti. Mancano infatti all’appello un piano di rilancio del Sud, la piena realizzazione di riforme e investimenti del Pnrr e una profonda riforma fiscale in tempi rapidi» che consolidi la ripresa e la capacità di spesa delle famiglie.

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