La Giunta provinciale rafforza le misure a sostegno delle famiglie
Altri 14 milioni di euro per sgravi Irpef alle famiglie con un reddito fino a 28.000 euro: è questa la misura principale introdotta nella nuova “Finanziaria” dalla Giunta provinciale di Trento, in vista dell’incontro con le parti sociali previsto per lunedì.
Salgono così a 134 milioni di euro le risorse messe a disposizione della Provincia per ridurre la pressione fiscale a carico di imprese e famiglie. “Con la decisione odierna – ha spiegato il presidente Ugo Rossi – abbiamo deciso di rafforzare il nostro intervento in favore delle famiglie a basso reddito, in particolare utilizzando la leva fiscale, che assume un’importanza progressivamente sempre maggiore nel quadro delle azioni della Provincia nel settore sociale e per il rilancio dell’economia”. Fra le altre misure, un’ulteriore, consistente riduzione delle spese discrezionali e per il funzionamento della macchina pubblica e uno stanziamento di 6 milioni di euro per i programmi di apprendimento delle lingue.
«Le voci importanti erano già state definite – ha detto Rossi – . La nuova Finanziaria contiene poi una riprogrammazione dei lavori pubblici, che consente di agire nel lungo periodo su 2,2 miliardi circa di investimenti, e un’attenzione particolare alla coesione sociale, con l’utilizzo di ammortizzatori sociali come il reddito di attivazione e lo stesso “Progettone”. Abbiamo previsto un investimento importante sull’istruzione con risorse destinate sia alla stabilizzazione dei precari che all’apprendimento delle lingue. Infine, naturalmente, una revisione della spesa globale per quanto riguarda la riduzione delle spese discrezionali e in generale quelle per il funzionamento della macchina pubblica».
Relativamente alle riduzioni Irpef, Rossi ha sottolineato come questo sia «un ulteriore passo verso quel cambiamento di prospettiva nell’utilizzo della leva fiscale che abbiamo auspicato. Aggiungiamo agli 14 milioni di euro, rivolti a tutti i cittadini tenuti a pagare l’addizionale Irpef, con un reddito fino a 28.000 euro all’anno, ai 108 che avevamo già previsto, che sommati a quelli destinati alla riduzione delle tasse sugli immobili produttivi e la prima casa portano gli sgravi a 134 milioni di euro. Il tutto alimentato da un apposito fondo che costituiamo grazie ai risparmi che andiamo ad operare su altre voci, in particolare quelle riguardanti l’organizzazione e il funzionamento degli apparati amministrativi». Per le famiglie è inoltre prevista l’invarianza delle tariffe di maggiore impatto, individuate in un apposito paniere (prolungamento orario e mensa scolastica scuola dell’infanzia; trasporto studenti, trasporto e accompagnamento portatori di minorazioni, trasporto extraurbano di linea) e la condivisione, nell’ambito dell’intesa per la finanza locale, di una politica di moderazione delle tariffe di competenza di Comuni e Comunità.