Zaia: “il risultato di un’ottima amministrazione che non ha imposto nessuna nuova tassa”. Ciambetti: «anche se il rating è lo stesso dell’Italia, Moody’s riconosce che il Veneto è migliore di altre realtà locali”
Il Veneto esce promosso dal recente rapporto di Moody’s relative alla situazione finanziaria ed economica delle Regioni italiane.
Pur non potendo assegnare un rating diverso da quello attribuito allo Stato italiano, Moody’s promuove i comportamenti amministrativi e le politiche finanziarie della Giunta regionale del Veneto. In particolare, l’agenzia di rating statunitense afferma che “il Veneto è nella fascia alta delle regioni italiane (…) La posizione del Veneto rispetto alle altre regioni italiane riflette livelli di debito inferiori rispetto alla media; denota una adeguata performance operativa e presenta una bassa pressione fiscale derivata dal suo sistema sanitario. Inoltre, il Veneto mantiene basi economiche tra le più ricche e dinamiche del Paese”.
Non soltanto la situazione è buona nel presente, ma proprio l’eccellente situazione di bilancio e le performance dimostrate dall’amministrazione nel governare la situazione di crisi (“L’amministrazione regionale dimostra una forte capacità istituzionale ed efficienza operativa”) è destinata a produrre effetti positivi anche nell’immediato futuro. “La buona gestione finanziaria – scrive in sostanza Moody’s – e l’efficienza gestionale ci confortano nell’aspettativa che la Regione manterrà un profilo finanziario molto solido e una economia assai dinamica concentrata nel suo territorio”. Ma anche che ogni potenziale incremento del debito sarà gestito “con prudenza all’interno del bilancio regionale”.
Moody’s pone anche l’accento sul fatto che la Giunta non ha aumentato la pressione fiscale, con particolare riferimento al non utilizzo dell’addizionale Irpef. Ciò che, spiega l’agenzia, “grazie agli obiettivi raggiunti dal sistema sanitario” i cui costi standard sono stati recentemente presi a modello dalle politiche nazionali di spending review, “fa credere che il Veneto non dovrà affrontare significativi aumenti di pressione fiscale per coprire deficit”.
Il sistema sanitario, sottolinea Moody’s, “è snello ed efficiente: l’amministrazione è attiva nella razionalizzazione del settore e nel controllo della spesa in modo efficiente al fine di preservare gli equilibri finanziaria mantenendo contemporaneamente l’alta qualità dei servizi”. Moody’s sottolinea la capacità da parte del management di limitare l’accumulazione dei debiti nel settore usando la propria liquidità combinata con gli avanzi di cassa.
Moody’s conclude sottolineando “l’abilità del management regionale” di riuscire a compensare i crescenti tagli ai trasferimenti da parte dello Stato con “attive politiche di bilancio e di contenimento della crescita della spesa”.
Soddisfatto del giudizio, il governatore Luca Zaia: «non avevamo dubbi che qualcuno prima o poi l’avrebbe capito e detto con chiarezza. Il Veneto è una regione sana che ha soltanto un problema, quello di regalare agli spreconi di ogni tipo e colore gettito fiscale che se restasse qui, non soltanto sarebbe bene amministrato ma creerebbe occasioni di sviluppo e di lavoro. Aver impostato fin dall’inizio della legislatura una politica di contenimento della spesa e di grande rigore sul fronte della finanza, rinunciando alla facile tentazione di mettere le mani nelle tasche dei veneti con le addizionali Irpef ed efficientando uno dei migliori sistemi sanitari mondiali portandolo a vantare ogni anno un consistente avanzo di bilancio sta portando i suoi frutti. E qualcuno di molto autorevole, non uno dei soliti soloni che ogni mattina si alza a distribuire consigli, se n’è accorto – prosegue Zaia – posso garantire ai veneti che quanto abbiamo impostato e realizzato continuerà senza indugi e senza ripiegamenti».
Secondo Zaia «mi pare che le parole di Moody’s siano anche una riflessione per i tanti governi che si succedono a Roma senza risultati la strada delle riforme, quelle vere, quelle che consentono di generare buoni servizi senza sprechi, noi le abbiamo già imboccate da tempo. Basterebbe copiare da noi per far bene. O lasciarci gestire in piena autonomia il nostro saldo fiscale attivo da 21 miliardi. Mi chiedo a quel punto cosa scriverebbe Moody’s di una regione la cui economia non avrebbe probabilmente rivali in Europa…».
Per l’assessore regionale al bilancio Roberto Ciambetti «chi di conti , in teoria, dovrebbe intendersene, promuove il Veneto: l’analisi economico-finanziaria di Moody’s è più che lusinghiera e dice molte cose non solo sulla bontà e tenuta del nostro bilancio. Come era già accaduto nel passato, il Veneto purtroppo non può avere un rating maggiore di quello statale anche se, come spiega la nota dell’agenzia, cito testualmente ‘Il Veneto è nella fascia alta delle regioni italiane’. Promossi insomma sotto tutti i punti di vista – prosegue Ciambetti – Moody’s basa la sua analisi su una serie di punti fermi: basso indebitamento, ottima liquidità, base economica ricca e dinamica. E secondo gli analisti la positiva ‘strategia di gestione di bilancio e l’alta efficienza operativa supportano’ l’ipotesi che la situazione resterà stabile e positiva anche per il futuro. Parole che confermano come l’impostazione voluta dal presidente Zaia è stata vincente e si rifletterà nel futuro: non lasciamo buchi né situazioni problematiche».
«La nota sul sistema sanitario, poi, è straordinaria – aggiunge Ciambetti – e premia indiscutibilmente l’intero modello veneto e quanti in esso quotidianamente si prodigano. Per non parlare poi della previsione che grazie alle positive e rigorose impostazioni di bilancio, la pressione fiscale non si è soltanto mantenuta nei limiti ma non dovremo ricorrere nei prossimi anni alla leva fiscale. Parole veramente importanti». Infine Ciambetti sottolinea il dato, per molti aspetti eccezionale, di questi anni: “fino ad oggi la gestione regionale è stata in grado di compensare la contrazione dei trasferimenti statali con la gestione fiscale attiva, pur mantenendo la crescita della spesa di funzionamento sotto controllo. Come risultato, il Veneto ha mantenuto positivi, anche se stretti, i margini operativi lordi in media il 3,4% delle entrate correnti nel periodo 2008-2012».