Artigiani categoria in estinzione: in 10 anni ne sono spariti 280.000

Osservatorio Inps lavoratori autonomi, sono 1,5 milioni nel 2022, calano anche i commercianti.

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lavoratori a rischio artigiani in estinzione dipendenti Contratti di secondo livello artigiani Inps

Cresce il lavoro dipendente ma diminuisce inesorabilmente quello degli autonomi, ad iniziare degli artigiani: tra il 2013 e il 2022 gli artigiani attivi sono diminuiti di quasi 280.000 unità (-15,24%), un numero che supera gli abitanti della città di Venezia, per attestarsi poco sopra quota 1,54 milioni.

A calcolare la drastica riduzione è l’Osservatorio Inps sui lavoratori autonomi. Ma è solo l’ultimo dei campanelli d’allarme su questo fronte. Nelle città si trovano sempre meno idraulici e elettricisti ma anche, secondo i dati diffusi da Unioncamere nei giorni scorsi, falegnami, lavanderie e piccoli traportatori, mentre sono cresciuti itassisti, i muratori e le estetiste, gruppo nel quale figurano anche i tatuatori. Nello stesso periodo sono diminuitianche i commercianti anche se in modo meno sostenuto.

Nel 2022 erano iscritti all’Inps 1.542.299 artigiani, il 2,2% in meno rispetto al 2021 con una marcata prevalenza di titolari (il 92,9% del totale). In questi anni si è ridotta soprattutto la quota dei collaboratori(-29,92%), spesso quei lavoratori apprendisti che imparavano il mestiere dai più anziani, rispetto ai titolari (-13,86%), un dato che fa presagire un’ulteriore diminuzione nei prossimi anni una volta che questi andranno a riposo.

Secondo l’Unioncamere a fronte di un calo consistente di trasportatori, calzolai, panettieri e lavanderiecrescono gli specialisti nelle categorie informatiche. Tra gli artigiani titolari sono largamente prevalenti i maschi (80,8%), mentre tra i collaboratori la differenza per genere è meno marcata (56,4% gli uomini). Più della metàdegli artigiani (56,1%) si trova nelle regioni del Nord con la Lombardia che da sola concentra il 18,5% degli iscritti. Il 54,4% degli artigiani ha più di 50 anni e comunque l’80,6% ne ha più di 40. Solo il 4,8% ha meno di 30 anni di età.

Secondo l’Osservatorio Inps diminuiscono anche i commercianti: nel 2022 erano 2.084.186, un numero sostanzialmente stabile rispetto al 2021 (-0.1%) ma in calo del 7,12% rispetto al 2013 (-159.746 unità). Anche tra i commercianti prevalgono i lavoratori maschi in assoluto (sono il 65,3%) e soprattutto tra i titolari (67,3%), mentre a prevalere tra i collaboratori, con 91.980 iscritte, sono le femmine (58,3%).

Nel complesso, il 77,4% si concentra nelle classi di età dai 40 anni in su, mentre solo il 6,4% ha un’età inferiore ai 30 anni. Il 26,3% dei commercianti si trova nel NordOvest, il 19,5% nel NordEst, il 21,1% al Centro, il 23,3% al Sud e il 9,8% nelle Isole. La regione con il maggior numero di commercianti è la Lombardia con 318.754 iscritti, pari al 15,3% del totale.

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