Friuli Venezia Giulia, riattivato il servizio marittimo internazionale con Slovenia e Croazia

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trieste-porto-ilnordestIl progetto EASeaWay sarà operativo la prossima estate per soddisfare la domanda turistica

La prossima stagione estiva, la regione Friuli Venezia Giulia intende riattivare il servizio di collegamento marittimo internazionale tra Trieste, Parenzo, Rovigno e Pola nell’ambito del progetto europeo “EASeaWay (Europe Adriatic Sea Way),per il quale la Regione ha stanziato 110.000 euro.

L’iniziativa è stata presentata dall’assessore regionale Santoro, che punta anche ad estendere «alle tradizionali destinazioni di Parenzo e Rovigno località come Pola (già testata nel periodo2011-2012) e le Isole Brioni».

Già nel 2008 e poi nel 2011 la Regione con procedura di evidenza pubblica, ha selezionato l’armatore per il collegamento marittimo con Pirano e Rovigno, «un servizio che ha evidenti riflessi turistici ma anche un impatto di tipo sociale, dal momento che, alla luce della crisi economica, in questo modo molte persone si sono regalate una gita via mare verso rinomate località dell’Istria» ha sottolineato l’assessore.

A testimoniare la valenza dell’iniziativa l’incremento del 40% dei passeggeri nell’estate del 2013 rispetto a quella del 2012, con un totale di 25.000 unità a fronte della diminuzione delle giornate di un servizio che si è comunque confermato, ha detto Santoro, «di eccellenza ed in linea con le finalità di EASeaWay».

EASeaWay, della durata di 28 mesi, è stato approvato dal programma di cooperazione transfrontaliera Ipa Adriatic Cbc 2007-2013, con un finanziamento complessivo di 6,6 milioni di euro ed oltre alla Regione Frili Venezia Giulia (capo partner del progetto) e ad Informest, vi partecipano le autorità portuali del Levante e di Ancona, le Regioni Marche, Abruzzo e Molise, la provincia di Ravenna e, per la regione Veneto, Sistemi Territoriali Spa. Slovenia, Bosnia e Serbia sono presenti con le facoltà di Trasporti delle Università di Lubiana, Sarajevo e Belgrado, la Croazia con le amministrazioni di Dubrovnik, Istria e Fiume, nonché con il porto di Spalato. Gli altri porti coinvolti sono quello montenegrino di Bar e quello di Igoumenitsa che rappresenta la compagine greca insieme all’agenzia per la cooperazione europea ERFC, mentre l’Albania partecipa con il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e con l’Agenzia di sviluppo economico locale, Teuleda.