Autobrennero ha approvato i risultati di bilancio 2024 che chiudono con un utile in crescita a 97,94 milioni di euro (+22,35%) sotto la presidenza di Hartmann Reichhalter, a fronte di ricavi per 405,5 milioni di euro.
Sono risultati che si traducono sui territori che l’autostrada attraversa, sugli utenti, ai quali grazie anche ad un cospicuo piano di investimenti e manutenzioni è garantita un’autostrada con i tassi di incidentalità più bassi del comparto, ma non così attenta sulla qualità del servizio spesso inficiato dai tanti cantieri che finiscono con il rallentare la circolazione.
Il consiglio di amministrazione ha registrato anche il volume degli investimenti e manutenzioni effettuate nel 2024 per 125,2 milioni di euro, che hanno riguardato anche il piano tecnologico che infrastrutturale, sicurezza e formazione.
Tra i lavori significativi avviati e portati avanti, nonostante il regime di proroga della concessione ormai scaduta da 10 anni, il varo del ponte per la nuova stazione autostradale di Ala Avio e nuovi 4 centri di distribuzione di idrogeno verde solo per citare due importanti esempi.
Venendo alla questione del rinnovo della concessione sui 313 chilometri di autostrada da Campogalliano al Brennero, la pubblicazione del bando di gara per la nuova concessione cinquantennale ha rappresentato per la società il risultato di maggiore rilevanza del 2024. La proposta spontanea avanzata da Autobrennero nell’alveo normativo deciso dal governo Draghi è stata fatta propria dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha così compiuto il primo decisivo passo per dare finalmente corso a investimenti per oltre 10 miliardi di euro. La pubblicazione del bando di gara è stata anticipata, sempre nel 2024, dalla decisiva risoluzione di tre importanti contenziosi: quello tributario, quello sui cosiddetti “extraprofitti” e quello sul regime tariffario.
Ma la speranza di centrare il rinnovo della concessione per i soci di Autobrennero è sempre più incrinata dallo spessore degli altri pretendenti della concessione, con la discesa in campo di Aspi, che può vantare una capacità finanziaria ben maggiore di quella messa in campo da Autobrennero. Quando sarebbe ormai doveroso che il ministro Matteo Salvini si decidesse ad utilizzare una delle tre concessionarie autostradali gestite direttamente e non dallo stato, facendo confluire la concessione di A22 all’interno di una di queste realtà.
Tornando ai dati comunicati da Autobrennero, i flussi di traffico hanno registrato un lieve ulteriore incremento rispetto al 2023, con 5,28 miliardi di chilometri percorsi dal Brennero a Modena e quasi 46.000 veicoli giornalieri (+1,2% sul 2023). Il valore della produzione, che nel 2023 era di 420,16 milioni si attesta su 424,2. Rilevanti i ricavi record dell’area finanziaria, che ha contribuito al risultato di periodo con 35,68 milioni di euro, incrementando del 12,13% il già eccellente risultato del 2023. Aumentano ancor anche gli introiti dalle aree di servizio, pari quest’anno a 23,10 milioni di euro, +6,03% rispetto al 2023.
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