Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, patto per la salute del territorio

Tutela della filiera agroalimentare, salute pubblica e sanità animale. Presentato il programma di attività della sezione del Trentino.

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Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie
L'assessore alla sanità del Trentino, Mario Tonina, e direttore sezione Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Antonia Ricci.

Tutela della filiera agroalimentare, salute pubblica e sanità animale. Presentato il programma di attività della sezione del Trentino.

Un patto per la salute del territorio a tutela della filiera agroalimentare, della salute pubblica e degli animali, che coinvolge istituzioni, autorità sanitarie e produttori: questo l’impegno che la sezione di Trento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie intende proseguire anche nel prossimo biennio, in collaborazione con tutti i portatori di interesse del Trentino.

Il territorio trentino si caratterizza per l’importante patrimonio bovino e ovi-caprino, per la presenza di una fauna selvatica essenziale agli ecosistemi e alla biodiversità, e per la grande offerta di prodotti tipici locali come salumi e formaggi, alcuni anche a latte crudo che sono stati protagonisti di recenti casi di intossicazione alimentare, uno dei quali mortale. Settori specifici e allo stesso tempo interconnessi fra loro, a cui la sezione di Trento guarda da una prospettiva “One health”, offrendo un’ampia gamma di attività tecnico-scientifiche e servizi.

Nel 2024 i laboratori di Trento hanno eseguito 147.493 esami di laboratorio, suddivisi tra sicurezza alimentare (55.166) e sanità animale (92.327). Sono questi i numeri presentati all’incontro con i rappresentanti delle istituzioni e delle categorie produttive che si è svolto a Trento. All’evento hanno portato il loro saluto l’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione del Trentino, Mario Tonina, il consigliere di amministrazione dell’IZSVe Alessandro Alberti, il direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, Antonio Ferro, e il direttore della sezione di Trento dell’IZSVe, Giovanni Farina. Per l’IZSVe sono intervenuti il direttore generale dell’IZSVe, Antonia Ricci, insieme al direttore sanitario, Giovanni Cattoli, e al direttore amministrativo, Massimo Romano, con alcuni esperti della sezione di Trento dell’IZSVe che hanno illustrato le attività dell’Istituto.

«La vostra realtà è protagonista nel garantire la sicurezza alimentare e la salute animale: pilastri su cui si fonda il benessere della nostra comunità – ha detto Tonina -. Il Trentino ha sempre posto grande attenzione alla qualità e sicurezza dei prodotti agroalimentari, e lo farà anche in futuro. Recentemente, dopo alcuni episodi che ci hanno messo di fronte a sfide inaspettate (è il caso delle intossicazioni da escherichia coli in formaggi a latte crudo, ndr), abbiamo messo in campo piani di controllo rigorosi e un protocollo che coinvolge tutti gli attori del settore, con particolare attenzione alla prevenzione dei rischi alimentari. L’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, insieme al nostro Dipartimento, all’Azienda Sanitaria e ai nostri esperti, è un attore chiave nel nostro sistema di monitoraggio e prevenzione».

«Le sezioni territoriali dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie e rivestono un ruolo fondamentale nel fornire un’assistenza sia al servizio pubblico che al privato “tagliata su misura”, rispetto ad esigenze territoriali che possono essere molto diverse fra loro – ha affermato il direttore generale Antonia Ricci -. La sezione di Trento svolge un’importante funzione di presidio sanitario, grazie alle attività di prevenzione e controllo delle malattie infettive negli animali da reddito e nella fauna selvatica, e alla valorizzazione delle produzioni alimentari. La nuova sede, finalmente funzionale rispetto all’attività svolta, permette di svolgere al meglio questo ruolo, e garantisce al personale e alla nostra utenza un ambiente confortevole».

Il comparto agro-zootecnico rappresenta un obiettivo strategico su cui la sezione di Trento dell’IZSVe ha rafforzato negli anni il proprio impegno, attraverso il supporto tecnico-scientifico alle imprese della filiera, soprattutto nell’ambito dell’autocontrollo aziendale e della valorizzazione delle produzioni locali.

«Nel prossimo futuro puntiamo a sviluppare ulteriormente il rapporto coi privati – ha dichiarato Giovanni Farina, direttore della sezione trentina – in particolare esercizi commerciali, ristorazione e agriturismi, con l’obiettivo di aiutare il settore agroalimentare ad essere ancora più competitivo e sostenibile, coniugando qualità, sicurezza e rispetto dell’ambiente, in linea con l’approccio comunitario “From farm to fork”».

Negli ultimi quattro anni sono stati effettuati 561 sopralluoghi in azienda, 90 manuali revisionati/redatti, quasi 700 ore di formazione igienico-sanitaria agli operatori del settore alimentare. Si tratta di un’offerta che riguarda un bacino di utenza di oltre 500 aziende che interessa tutti i settori della filiera, dalla produzione primaria fino alla somministrazione. A questi numeri vanno aggiunte le convenzioni attivate con le maggiori associazioni di categoria del territorio, tra cui Confcommercio, Cia-agricoltori, Confindustria, Coldiretti, Associazione Apicoltori, Confartigianato, Cooperazione Trentina, solo per citarne alcune.

Da segnalare, infine, la prossima pubblicazione del manualeLinee guida di buone pratiche di igiene e lavorazione in alpeggio”, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione dell’Apss – U.O. Igiene e sanità pubblica veterinaria, uno strumento pratico fondamentale che rientra nelle azioni di formazione e informazione per l’attività di caseificazione in alpeggio, rivolto agli operatori che gestiscono casere nel territorio provinciale.

La gestione delle problematiche relative alla fauna selvatica, interessate negli ultimi anni anche da casi giudiziari riguardanti orsi e lupi, hanno visto il contributo attivo del Centro specialistico di medicina forense veterinaria dell’ Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Nel biennio 2023-2024 sono stati effettuati 362 interventi fra autopsie ed esami ispettivi su specie diverse (cane, gatto, lupo, orso, altro) in tutto il Triveneto, con un aumento delle richieste da 177 nel 2023 a 185 nel 2024 (Trentino da 32 a 38), soprattutto da parte di soggetti pubblici (245) rispetto ai privati (117).

La tutela della salute del patrimonio zootecnico si è concentrata sulla prevenzione e il controllo delle malattie infettive e parassitarie, attraverso servizi di diagnostica mirata, la somministrazione di corrette terapie, consulenze e sopralluoghi in allevamento, e promuovendo l’uso razionale degli antimicrobici in allevamento.

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