La ZLS Porto di Venezia-Rodigino è ora “Bluegate” con nuovo logo e portale dedicato. “Patto per il Nord” contro il divario della ripartizione delle risorse tra Nord e Sud.
Anche nel campo delle Zone logistiche semplificate (ZLS) esistono figli e figliastri, con i primi quasi tutti esistenti nel Sud Italia per i quali il governo Meloni ha stanziato la bellezza di ben 2,2 miliardi di euro, mentre i secondi sono al Centro Nord, per i quali il “piatto” prevede una dotazione di soli 80 milioni di euro. Già da questa differenza si evince lo spostamento dell’asse politico della Lega Salvini da quel Nord dei suoi albori al Sud della gestione salviniana, con i leghisti del Nord che devono fare buon viso a cattivo gioco, come è costretto a fare l’assessore allo Sviluppo economico della regione Veneto, Roberto Marcato, in occasione della presentazione del piano di attività della ZLS Venezia-Rodigino che d’ora in poi si chiamerà “Bluegate”.
«Il DL Milleproroghe ha disposto la copertura finanziaria per il 2025 del credito d’imposta ZLS con uno stanziamento di 80 milioni di euro. Al di là della disparità dei 2,2 miliardi fissati dalla Legge di Bilancio 2025 per la ZES Unica del Sud – annota con il rospo in gola il salviniano Marcato -, c’è oggi un altro aspetto da considerare: recentemente sono state approvate le ZLS di Liguria, Emilia, Toscana, Lombardia e a breve arriverà anche il Friuli. Tutte realtà con cui quegli 80 milioni di fondo indistinto andranno divisi, ma che potranno fare massa critica con noi per le istanze che porteremo all’attenzione del Governo».
Al tavolo ZLS “Bluegate” Porto di Venezia-Rodigino convocato da Marcato sono intervenuti l’Autorità portuale Adriatico settentrionale, le due province di Venezia e Rovigo e i 20 comuni coinvolti, le categorie economiche del territorio, le parti sociali, i rappresentanti camerali.
«Nel 2024 il decreto che dettava le modalità di utilizzo del credito d’imposta è stato approvato il 30 agosto, per un periodo di ammissibilità delle spese compreso dall’8 maggio al 15 novembre. Ci hanno lasciato quindi solo due mesi per effettuare nuovi investimenti da almeno 200.000 euro, con il vincolo ulteriore di non poter effettuare gli ordini prima dell’8 maggio e garantire la consegna entro il 15 novembre. E’ mancata quindi anche la continuità con l’anno precedente e il successivo – ha spiegato Marcato -, creando un vuoto dal 1° gennaio al 7 maggio e dal 16 novembre al 31 dicembre… Questa incertezza e le tempistiche ridotte, che valgono solo per la ZLS veneta e non per la ZES unica del Sud, hanno avuto come effetto l’utilizzo di 876.806 euro su 80 milioni disponibili. Scriverò a breve al Governo, e le altre ZLS saranno con me: è necessario che le aziende abbiano una pianificazione almeno triennale delle risorse statali che chiaramente non vanno ogni anno erogate con un emendamento, bensì con uno strumento dedicato».
«Marcato ha tutte le ragioni per lamentarsi del trattamento subito dal governo Meloni, ma le principali lamentele dovrebbe rivolgerle verso i ministeri guidati da Giancarlo Giorgetti e da Matteo Salvini, entrambi tra i maggiorenti della Lega Salvini – chiosa Paolo Grimoldi, responsabile di “Patto per il Nord”, ‘associazione politica che rapidamente sta recuperando gli spazi nordisti lasciati vuoti dalla deriva nazionale e meridionalista della Lega Salvini -. In questo momento assistiamo ad un clamoroso squilibrio nella ripartizione delle risorse pubbliche, clamorosamente sbilanciato verso Sud, dove già con i fondi del Pnrr si evidenziano fortissimi problemi nella capacità di spesa e clamorosi ritardi nell’implementazione del piano. E lo stesso accadrà anche con i fondi ZLS. Invece, al Nord dove le amministrazioni locali sono più efficienti e dove si produce la parte preponderante della ricchezza nazionale, quella che poi genera le tasse che alimentano la spesa pubblica nazionale, le risorse arrivano sempre con il contagocce e sotto il minimo sindacale, finendo con il penalizzare la crescita del Paese, sempre più asfittica».
Tornando alla ZLS Venezia-Rodigino, Marcato ha presentato anche il nuovo sito web plurilingue, www.bluegatevenice.it, e il nuovo logo della ZLS, “Bluegate”: un leone di San Marco stilizzato che domina sul mare Adriatico, con un forte richiamo territoriale. Il nome, “Bluegate”, richiama la sostenibilità, riflettendo l’impegno della ZLS verso un’economia verde e tecnologicamente avanzata, ed enfatizzando il ruolo del porto come un accesso strategico alle reti globali, un luogo dove industrie e idee si incontrano, generando innovazione e crescita economica.
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