La Camera di commercio austriaca si allinea su posizione Italia. E sulla concessione dell’Autostrada del Brennero il Mit critica la gestione del concessionario scaduto e dei suoi azionisti.
Il corridoio del Brennero è al centro degli scenari economici e politici con la Camera di commercio austriaca che si allinea alla richiesta italiana – in contrasto con il land Tirol – nel chiedere di abolire il divieto di traffico notturno dei Tir sull’autostrada del Brennero in Tirolo, mentre sulla tribolata questione ormai decennale del rinnovo della concessione in Italia, pure il Mit di Salvini pare scaricare l’operato della concessionaria uscente e dei suoi azionisti di riferimento, gli enti locali del Trentino Alto Adige.
Contro il divieto di transito notturno dei Tir e contro altre misure di contenimento del traffico pesante l’Italia ha avviato un procedimento di infrazione contro l’Austria che ora pende dinnanzi alla Corte di giustizia europea. La Wirtschaftskammer con questa sua posizione si mette anche contro il governo tirolese e contro il nuovo governo austriaco, composto da Övp, SpÖ e Neos, che aveva ribadito di voler continuare a vietare il passaggio dei Tir al Brennero nella notte e nei fine settimana per proteggere chi abita lungo l’asse del Brennero.
La Wirtschaftskammer mette in discussione anche il sistema a slot, ovvero la prenotazione digitale del passaggio dei Tir sul corridoio del Brennero, e altre misure di contingentamento orario del traffico pesante. La richiesta di Vienna è rispedita al mittente da Innsbruck con il presidente della Camera di commercio tirolese, Barbara Thaler, per cui l’istanza è «politicamente irrealistica».
Sulla decennale questione del rinnovo della concessione dell’Autostrada del Brennero arriva una nota del ministero delle Infrastrutture e trasporti di Matteo Salvini che critica l’operato della concessionaria scaduta.
«L’intervento del Mit sulla A22 è figlio di una lunga vicenda amministrativa, segnata da un corposo contenzioso e dai persistenti ritardi della concessionaria nella trasmissione della documentazione necessaria. Il Mit ha seguito passo dopo passo, con la massima collaborazione istituzionale, il percorso di affidamento della concessione in “project financing”, lottando anche contro le spinte della Commissione europea a limitare l’applicazione dell’istituto. Quest’anno, tuttavia, i ritardi nell’invio della documentazione si sono sovrapposti con l’entrata in vigore di nuove norme limitative del “project financing” (nella legge di concorrenza 2023 e nel correttivo al Codice dei contratti pubblici), adottate in attuazione di due “milestone” Pnrr. Dal tentativo di ovviare a questa complessa situazione amministrativa e normativa nasce la soluzione dell’avviso del 31 dicembre, che era, al momento della pubblicazione, l’unica soluzione percorribile per proseguire nella procedura del “project financing”. Resta fermo che tale soluzione dovrà essere discussa nelle prossime settimane con la Commissione europea, in vista anche dell’assessment sulle “milestone” Pnrr di settore».
Di fatto il tentativo degli attuali azionisti di assicurarsi comunque la gestione per altri cinquant’anni dell’A22 pare sempre più essere una sfida difficile da vincere, anche per via della presenza di altri concorrenti, decisamente più forti, specie sul piano finanziario, rispetto ad Autostrada del Brennero Spa, oltre che della stessa Commissione europea.
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