Lombardia, Trentino e Veneto si sono aggiudicati le Olimpiadi Giovanili Invernali 2028 (YOG – Youth Olimpic Games). Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), nel corso della cerimonia che si è tenuta all’Olympic House di Losanna, ha assegnato la prossima edizione dei Giochi al progetto “Dolomiti Valtellina 2028”, costruito sull’eredità delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.
«È un onore e un orgoglio poter ospitare i Giochi Olimpici Giovanili offrendo al territorio un nuovo appuntamento a Cinque Cerchi in continuità con le Olimpiadi di Milano Cortina. È la dimostrazione di come la Lombardia sia assoluta protagonista a livello mondiale nell’organizzazione di grandi eventi sportivi» ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, intervenendo alla presentazione di YOG 2028, sottolineando come «la Lombardia sia destinata nuovamente a brillare sulla scena internazionale contribuendo a questa straordinaria celebrazione della gioventù, dello sport e della sostenibilità».
All’evento di Losanna hanno preso parte anche gli altri componenti della “cabina di regia” delle Olimpiadi Giovanili Invernali 2028 Giovanili Invernali 2028: il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, l’assessore allo Sport della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari, il presidente del Trentino, Maurizio Fugatti, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e gli olimpionici, Diana Bianchedi e Antonio Rossi.
Le montagne della Valtellina saranno teatro della manifestazione che coinvolgerà i migliori atleti Under 18 degli sport invernali, utilizzando gli impianti realizzati e ammodernati per Milano Cortina 2026.
«Regione Lombardia ha creduto fin da subito nell’importanza di “Dolomiti Valtellina 2028” – ha sottolineato Fontana – garantendo un forte sostegno al progetto. Ora andiamo avanti con il pragmatismo e la concretezza che ci contraddistingue».
«Le Olimpiadi invernali giovanili – ha spiegato il presidente del Coni, Giovanni Malagò – rappresenteranno uno “spin-off” delle Olimpiadi costruito a partire dai grandi risultati derivanti dai Giochi stessi Le infrastrutture, l’esperienza e le lezioni imparate costituiranno l’ossatura del nostro operato, assicurando non solo continuità, ma anche innovazione. Le gare saranno ospitate da Trentino, Cortina d’Ampezzo e Valtellina. Utilizzando le strutture esistenti ridurremo l’impatto ambientale e allo stesso tempo aumenteremo la nostra efficienza».
A favore della candidatura italiana ha pesato molto l’esistenza di gran parte degli impianti di gara, già costruiti o ristrutturati in occasione dei Giochi invernali 2026, la grande conoscenza degli sport invernali, il coinvolgimento riconosciuto di tifosi e volontari a sostegno dell’evento. Tre le sedi in Trentino: gli impianti di Baselga di Pinè – che ha visto sfumare la candidatura olimpica 2026 per la crescita dei costi di ammodernamento dell’impianto, che sta comunque venendo aggiornato -, Tesero e Predazzo ospiteranno le gare di hockey su ghiaccio, pattinaggio di velocità e sci nordico.
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