Anche in Austria la situazione delle grandi infrastrutture non è delle migliori e l’autostrada che dal valico del Brennero scende fino ad Innsbruck gestita da Asfinag non fa eccezione, con l’avvio a partire dal 1° gennaio 2025 degli improrogabili lavori di manutenzione straordinaria al ponte Lueg lungo 1,8 km, il più lungo dell’intera Austria.
Il viadotto realizzato nel 1969 ha raggiunto quella che si chiama la fine tecnica delle opere in calcestruzzo ormai ammalorato sia nelle pile che nell’impalcato, tanto da rendere necessari lavori di consolidamento della struttura che prevedono il rafforzamento dei piloni e la sostituzione dell’impalcato in calcestruzzo con una più prestazionale e durevole struttura in acciaio per un costo totale che si aggira sul mezzo miliardo di euro.
Il problema del ponte Lueg sta nei tempi di realizzazione dell’intervento, stimati in ben 5 anni fino al 2030, oltre che nel dimezzamento delle corsie a disposizione del traffico leggero e pesante, ridotte ad una corsia per ciascun senso di marcia. Una situazione che allarma soprattutto l’economia legata al mondo dell’autotrasporto e del turismo, visto che è facile prevedere che nelle prossime settimane gli incolonnamenti saranno la regola sia a valle che a monte del ponte, tanto che si paventano code lunghe anche 80 km in territorio italiano, quelle stesse che si verificano spesso ogni lunedì al termine del divieto di circolazione festivo e notturno esistente in Austria per i camion.
Per tamponare la situazione, nei tratti non interessati dal cantiere si potrà mantenere la doppia corsia di scorrimento, con il traffico pesante spostato sulla corsia di sorpasso e quello leggero su quella più esterna, quella che evidenzia le maggiori problematicità strutturali in quanto più aggettante dalle pile di sostegno, salvo essere un palliativo quando forzatamente tutto il traffico dovrà spostarsi su un’unica corsia quando il cantiere interesserà la soletta della corsia di marcia.
Sarà un terno al lotto, anche perché l’Austria e il Tirolo hanno pervicacemente mantenuto il divieto di circolazione notturna dei camion che avrebbe diluito il traffico merci su tutto l’arco del giorno, oltre ad istituire il divieto di uscita dall’autostrada per tutti i mezzi per evitare di ingolfare la statale e i paesi attraversati.
Comunque, stupisce la posizione della concessionaria Asfinag di non avere voluto prendere in considerazione le modalità operative applicate da Autobrennero in occasione dei lavori di consolidamento e potenziamento del viadotto Isarco, altra struttura imponente ed ardita, che è stata ristrutturata senza grossi disagi al traffico di scorrimento, mantenendo quasi per tutta la durata dei lavori la doppia corsia di scorrimento in entrambi i sensi di marcia.
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