Autovelox non omologati, multe annullate a Ravenna

Lista civica torna a chiedere annullamento verbali in autotutela.

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Autovelox K.O. anche dinanzi al giudice di Pace di Ravenna che ha annullato tre multe ad un automobilista perché l’apparecchiatura utilizzata per elevare la sanzione non era omologata. E tanto è bastato per far chiedere all’opposizione comunale l’annullamento in autotutela di tutti i verbali emessi con l’utilizzo di tali apparecchiature.

La lista civica d’opposizionePer Ravenna” (LpRa) è tornata a chiedere la sospensione degli autovelox non omologati a seguito di una segnalazione fatta da una cittadina alla stessa lista a seguito del ricevimento di tre contravvenzioni, di cui due attestate dal comune di Ravenna con l’autovelox di Mezzano e una dal comune di Alfonsine con altro autovelox non omologato.

Grazie anche al supporto tecnico di un ingegnere «impegnato su questo fronte», si è arrivati alle sentenze del giudice di Pace di Ravenna datate 8 e 9 dicembre: secondo il capogruppo di LpRa, Alvaro Ancisi, tali decisioni «accolgono i due ricorsi e annullano i tre verbali di contravvenzione impugnati. In un caso, l’amministrazione comunale è stata condannata a rifondere alla concorrente le spese vive sostenute (43 euro), mentre nell’altro il giudice ha compensato le spese tra le parti per “motivi di equità riconducibili alla novità della questione e all’assenza di alcuna istruttoria”». Tuttavia, «ormai finita la novità, è molto probabile che i prossimi ricorrenti saranno anche rimborsati delle spese» evidenzia Ancisi.

A Ravenna, secondo Ancisi, «sono già tanti i ricorsi dello stesso genere presentati al giudice di Pace contro il Comune». In tutto questo contesto, di recente «l’assessore alla Polizia Locale, Eugenio Fusignani, ha dichiarato che tra il primo gennaio e il 15 dicembre, gli autovelox fissi del comune di Ravenna hanno prodotto 101.099 contravvenzioni: quasi il doppio che nello stesso periodo del 2023, anche perché da cinque gli autovelox fissi sono diventati sette».

Un risultato definitoproficuo”, tanto che la Giunta guidata fino a ieri da Michele de Pascale, da poco diventato presidente della regione Emilia Romagna, ha previsto «nel bilancio comunale del 2025, lo stesso incasso del 2024 per le “attività di controllo e di repressione delle irregolarità”», ovvero circa 13.350.000 euro, mica bruscolini.

Per Ancisi il comportamento del comune di Ravenna cozza contro il diritto: «come se la Cassazione non avesse stabilito, con ordinanza del 18 aprile 2024, che gli accertamenti eseguiti con autovelox e velobox privi di omologazione, compresi tutti quelli del comune di Ravenna, sono fuori legge e le contravvenzioni che ne derivano illegittime».

Alla luce di tutti questi dettagli, LpRa insiste ora in un «annullamento in autotutela dei verbali con obbligo che gli atti siano trasmessi al Prefetto perché proceda al loro annullamento».

 

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