Nel contenzioso, Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. è affiancata dall’avvocato Alessandro Tudor; il Comune di Cavallino Treporti è difeso dall’avvocato Pierpaolo Alegiani.
Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. ha avanzato ricorso per la riforma della sentenza del TAR Veneto n. 251/2024.
La Infrastrutture Wireless Italiane S.p.A. (in prosieguo, per brevità, solo “Inwit”), operante nel settore delle infrastrutture per le comunicazioni elettroniche e, nello specifico, di quelle dedicate all’ospitalità di apparati di trasmissione radio per le telecomunicazioni radiomobili, in data 7 ottobre 2022 ha presentato al Comune di Cavallino-Treporti un’istanza di autorizzazione ai sensi degli artt. 43, 44 e 49 del d.lgs. n. 259/2003 per la realizzazione di una nuova infrastruttura per telecomunicazioni su un terreno di proprietà privata di circa mq 50,00 sito nel territorio del predetto Comune in via delle Batterie s.n.c. (censito al Catasto dei Terreni di Cavallino Treporti al foglio 33, particella 771), classificato dal P.R.G.C. quale “Zona Agricola ZTO – E” e collocato nelle vicinanze di un’area militare.
Nel progetto allegato all’istanza è stata prevista, in particolare, l’installazione di una base con sovrastante palo poligonale di circa metri 36,00 di altezza con scala di risalita e carpenterie per le successive installazioni delle antenne degli operatori telefonici.
Con ricorso notificato il 5 giugno 2023 e depositato il 28 giugno 2023 Inwit ha impugnato dinanzi al T.A.R. per il Veneto, chiedendone l’annullamento: il provvedimento del Comune di Cavallino-Treporti, Settore Tecnico, Sportello Unico Edilizia Privata, prot. n. 6353/2023 del 5 aprile 2023, avente ad oggetto “Diniego di Autorizzazione con Autorizzazione Paesaggistica n. 2022/0411 per INWIT: I633VE – CA VIO MARE-deposito ISTANZA ai sensi del NUOVO CODICE delle COMUNICAZIONI EUROPEO”.
Con successiva nota prot. n. 6353/2023 del 5 aprile 2023, il Comune di Cavallino Treporti ha comunicato il diniego di autorizzazione fondato sul già citato parere contrario espresso dalla Conferenza paesaggistica nella seduta del 28 febbraio 2023.
Con ricorso notificato il 15 aprile 2024 e depositato lo stesso giorno il Ministero della cultura ha proposto appello avverso la suddetta sentenza chiedendone, previa sospensione della sua esecutività ex art. 98 c.p.a., la riforma.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull’appello, come in epigrafe proposto, lo respinge. Spese compensate.
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