Nel 2024 la Regione ha gestito 70 tavoli di crisi aziendali

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VENEZIA (ITALPRESS) – “Si chiude un anno impegnativo, che ha visto la Regione del Veneto in prima linea per far fronte alle crisi aziendali nell’arco di questi ultimi 12 mesi. Un lavoro di concertazione con le aziende, le Parti sociali e gli altri attori rilevanti per ricercare accordi per crisi conclamate o per aiutare le imprese che attraversano difficoltà. Speedline, Superjet International, Berco, Molex Zetronic, Cantiere Navale Vittoria, Ceramica Dolomite e Fodaco dei Tedeschi sono i tavoli principali, a cui hanno fatto da corollario numerosi altri casi in cui sono state mediate e trovate soluzioni condivise. A tutti gli attori coinvolti va il mio ringraziamento”. Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando i dati di fine anno dell’attività svolta dall’Unità di crisi e servizi alle imprese.
“Nel 2024, con la nostra Unità di crisi aziendali di Veneto lavoro, abbiamo preso in carico 70 casi, per un totale di oltre 14mila lavoratori coinvolti. Di questi, 28 si sono conclusi con risposte concrete alle istanze di 3.705 lavoratori e prospettive di speranza per le imprese. I comparti maggiormente interessati sono quello metalmeccanico, della logistica, tessile e alimentare; le province più interessate Venezia e Padova, e poi Vicenza e Treviso, Rovigo, Belluno e Verona. Nei prossimi mesi ci attendono ancora sfide importanti, ma sono sicuro che il modello veneto, introdotto a partire dal 2012, ci consentirà di offrire un valido supporto non solo nella gestione dei tavoli ancora aperti, ma anche nel monitorare l’evoluzione e criticità dei contesti settoriali/di filiera: in particolare automotive, moda, pesca” conclude Zaia.
“Il nostro obiettivo – spiega l’assessore al lavoro Valeria Mantovan – è duplice. Puntiamo a garantire continuità produttiva anche attraverso riconversioni/ reindustrializzazioni e a salvaguardare l’occupazione, assicurando il mantenimento della massima occupazione e la gestione non traumatica degli eventuali esuberi. Il metodo è quello del coinvolgimento di tutti i soggetti rilevanti, della mediazione tra interessi diversi per la definizione di soluzioni condivise; dell’assistenza tecnica a supporto delle soluzioni individuate con la definizione di misure e strumenti, regionali e nazionali, dedicati alle imprese e ai lavoratori ovvero agevolazioni, politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali. Ad esempio, nel 2024, attraverso il percorso 5 del programma GOL siamo riusciti a coinvolgere i lavoratori a rischio esubero interessati dalle oltre 75 procedure di CIGS e 223/91 avviate in Regione.
In questa fase – ha sottolineato l’assessore -, come ribadito nell’ultima audizione al Mimit con le Regioni, risulta fondamentale riuscire a governare le due transizioni, green e digitale, coniugandole con la transizione geopolitica in atto, per rinforzare la nostra politica industriale, energetica e tecnologica”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).